Parliamo della grandezza di Giorgio Armani!!!

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Una grandezza che non nasce solo dal successo, ma da una visione così forte da cambiare per sempre un’intera industria.
E da una coerenza che oggi dovremmo studiare come si studia una strategia vincente.

Armani nasce a Piacenza, nel 1934.

Sogna di diventare medico. Ma lascia l’università e inizia da vetrinista alla Rinascente.

Poi entra da Nino Cerruti.

Ed è lì che comincia a disegnare il futuro: giacche destrutturate, tessuti fluidi, silhouette che rompono le regole della sartoria classica.

Il 24 luglio 1975, insieme a Sergio Galeotti, fonda la sua maison. L’anno dopo presenta la linea donna.

Nel 1980 arriva la consacrazione globale: Richard Gere indossa Armani in American Gigolo.

È la rivoluzione.

L’abito maschile non è più corazza, ma seduzione.
Le donne scoprono il potere del tailleur Armani: autorità senza rinunciare alla femminilità.
Minimalismo, eleganza, “greige”, blu Armani, sobrietà e carisma.

Nascono poi Emporio Armani, Armani Jeans, profumi, occhiali, Armani Privé, Armani Casa, Armani Hotel, Olimpia Milano.

Una costellazione.
Un impero.

Ma tutto è cominciato da lì, da un solo gesto di rottura.

Da una giacca destrutturata.

Ed è qui la grande lezione che vale per tutti quelli che oggi vogliono costruire un brand:
– Non è partito dall’alto.
– Non è partito dalla pubblicità.
– Non è partito “facendo un po’ di tutto”.
È partito da un posizionamento netto.

DIVERSO, NUOVO.

La giacca destrutturata non era solo un capo d’abbigliamento, era una dichiarazione al mondo.
Ha creato una nuova categoria.

Solo dopo è venuto tutto il resto.
Profumi, hotel, passerelle, testimonial.
Prima la differenziazione.
Poi l’espansione.

E soprattutto, mai nessuna svendita.

Armani ha mantenuto il 100% del controllo della sua azienda fino alla fine.
In un’epoca in cui tutti vendono, lui ha costruito.
In silenzio, con eleganza, con potere.

Grazie Re Giorgio per aver reso il nostro paese grande nel mondo.

– l’eleganza non è essere notati, è essere ricordati