S’impenna il prezzo del petrolio con il Wti e il Brent che salgono di circa il 3%, rispettivamente a 86,4 a 93,4 $ al barile.
A far schizzare le quotazioni è stato il discorso del presidente russo Putin, che segna un’escalation nella guerra in Ucraina, col rischio di nuove turbolenze sulle forniture di energia.
La mobilitazione dei riservisti russi e i toni minacciosi di Putin fanno lievitare anche le quotazioni del gas sul mercato di Amsterdam: i future Ttf sono risaliti sopra i 200 euro al megawattora, con un rialzo del 9,1% a 212 euro.



