Tonoli Ivano ed Erminio Brambilla, rispettivamente segretario e Presidente di Unione Cattolica: “Vogliamo davvero rischiare la guerra nucleare e l’annientamento di ogni essere vivente sulla terra?”
La fede, l’intelligenza perfino la logica ci indicano, che l’unica strada percorribile per la pace è quella indicata da Papa Francesco.
Eseguiamo e assecondiamo le saggie e profonde riflessioni di Papa Francesco, espresse all’Angelus di domenica . Il Pontefice ha chiesto a Vladimir Putin di “fermare, anche solo per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte”; a Volodymyr Zelensky di “essere aperto a serie proposte di pace” e a tutti i “protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle nazioni”, con implicito riferimento a Stati Uniti e Cina: di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso”.
La guerra Ucraina potrebbe essere il compimento tragico del terzo segreto di Fatima in quanto le affinità nella profezia sono impressionanti e agghiaccianti: “La Madonna chiese di consacrare la Russia per evitare conflitti e persecuzioni”. E il Papa per questo ha benedetto Mosca, ma anche l’Ucraina.
Se scoppia una guerra atomica il primo Stato nella sequenza dell’orrore nella completa distruzione per decine di milioni di morti, sarebbe proprio l’Ucraina.
Al posto di distribuire in tutta Europa, in ogni parte del mondo lo iodio, fondamentale per attenuare gli effetti spaventosi delle radiazioni, sarebbe vitale un tentativo diplomatico serio, immediato e responsabile da denominarsi “contro l’estinzione del genere umano” alla presenza di Biden, Zelensky, Xi Jinping, Putin e un rappresentante sorteggiato a “caso” dell’Europa viste le profonde divisioni sulla guerra, sulla politica estera, sul gas e su ogni problematica di ogni Stato della disunione Europea.
Nessuno vincerá la guerra militarmente, nessuno puó permettersi il protrarsi della guerra per carestie alimentari, per la demolizione del sistema finanziario ed economico mondiale, per una insopportabile e non metabolizzabile riduzione dell’ approvigionamento delle fonti energetiche e delle materie prime, in particolare in Europa.
O i leader del mondo, o presunti tali, sono in grado di individuare una soluzione pacifica al conflitto per il bene comune e per tutelare gli 8 miliardi di abitanti della terra, oppure, per due territori contesi, decidono consapevolmente la fine del nostro mondo, in quanto la reazione di Putin con l’atomica sembra imminente.
ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA



