Tornano i grandi pranzi in famiglia, a casa e al ristorante: la spesa è quasi equivalente al pre-Covid, ma pesa l’aumento dei costi.
A Pasquetta assalto ai Colli, con 160mila padovani in arrivo per la scampagnata
I padovani tornano a festeggiare la Pasqua: non solo a casa e con pranzi da asporto ma finalmente nei ristoranti, con scampagnate sui colli ed anche in viaggio. Ad una settimana dalla festività gli indecisi sono ancora in molti, ma i professionisti del settore prevedono un’accelerata dell’ultimo secondo, com’è ormai abitudine da qualche anno a questa parte.
È quanto emerge dalla consueta indagine sulle previsioni per le vacanze pasquali condotta dall’Osservatorio Economico della Confesercenti del Veneto Centrale in collaborazione con la Fiepet Confesercenti (Federazione dei Pubblici Esercizi).
Circa trenta milioni la spesa prevista tra pranzi a casa o al ristorante: una cifra molto vicina a quella del 2019, sulla quale tuttavia gravano i rincari dovuti al pesante aumento dei costi delle materie prime.
Nel dettaglio, sono pressoché stabili i costi delle uova di cioccolato ma crescono dal 10 al 15% quelli delle colombe (tra gli ingredienti, è salito soprattutto il prezzo del burro). L’aumento maggiore si registra per i prodotti artigianali, che prevedono l’uso di prodotti di fascia più alta.
Anche al ristorante troveremo un listino ritoccato al rialzo: circa un 10% l’aumento medio, a fronte tuttavia di un rincaro su alcune materie prime che tocca il 25%.
«Nei supermercati non c’è ancora stato l’assalto» commenta Nicola Rossi, Presidente della Confesercenti del Veneto Centrale «e anche nelle pasticcerie, in generale, gli ordini non sono così numerosi. Ma l’ultimo periodo ha visto un’esplosione di “last second” e gli operatori del settore contano sul fatto che gli acquisti prenderanno più slancio già da mercoledì, con un’impennata da giovedì».



