Le azioni cinesi si apprestano a chiudere una delle migliori settimane dal 2008, trainate da una serie di misure di stimolo senza precedenti dai tempi della pandemia annunciate dal governo cinese
La seconda economia mondiale, alle prese con una profonda crisi immobiliare e un rallentamento della crescita, ha deciso di intervenire massicciamente per invertire la tendenza. Venerdì mattina la PBOC ha tagliato di 20 bps i tassi sui reserve repo a 7 giorni e ha ridotto il RRR (coefficiente di riserva delle banche) di 50 bps, mossa utile per liberare fino a 1 trilione di yuan di liquidità detenuta sotto forma di riserva, aumentato così l’attività di credito e il sostegno finanziario al governo cinese nello sviluppo di progetti infrastrutturali.
Mosse che seguono la riunione mensile del Politburo (Ufficio politico del Partito Comunista Cinese), dalla quale è emerso la volontà di offrire un chiaro sostegno finanziario affinché l’economia del dragone possa raggiungere l’obiettivo di crescita del 5% all’anno.
Ad inizio settimana la PBOC ha ulteriormente tagliato il tasso sui reverse repo a 14 giorni di 10 bps (con il quale verrà liberata liquidità per circa 10 miliardi di dollari nel sistema bancario) oltre ad operare un ulteriore taglio pari a 30 bps del tasso medium-term lending facility a un 1, offrendo così un ulteriore sostegno finanziario alle istituzioni finanziarie per 300 miliardi di yuan (equivalente a circa 43 miliardi di dollari).
Gli stimoli annunciati durante la settimana e le dichiarazioni incoraggianti emerse dal Politburo sembrano rappresentare un importante turning point per l’economia del dragone e per il sistema economico mondiale; tuttavia, non è la prima volta che Beijing cerca di rivitalizzare una “depressa” economia cinese attraverso la politica monetaria.
Una cosa è abbastanza chiara il governo cinese sembra essere determinato a voler fermare il crollo del mercato immobiliare che ha condotto milioni di cinesi a rivedere la propria capacità di consumo.
Da venerdì scorso l’indice FTSE China si è apprezzato di circa 15 punti percentuali, regalando un po’ di sollievo agli investitori.



