Penn, Levy, Rushdie e Sting: “Il destino del mondo si gioca a Kiev”

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L’attore americano Sean Penn, il filosofo francese Bernard-Henri Lévy, lo scrittore britannico Salman Rushdie e il musicista connazionale Sting hanno firmato su Libération, quotidiano di riferimento della sinistra francese, un appello intitolato “Il destino del mondo si gioca a Kiev”, rivolto ai paesi occidentali affinché facciano di più per porre termine al conflitto in Ucraina.

“Il presidente Volodymyr Zelensky – scrivono – con il suo spirito resistente, il suo eroismo e la sua inflessibile lealtà ai valori democratici, è ammirato da tutti. L’Europa e gli Stati Uniti hanno un dovere politico e morale di stare al suo fianco, ora più che mai. Noi, che firmiamo questo appello, siamo orripilati dalla violenza commessa contro la popolazione civile dalle forze occupanti russe. I rifugi antiaerei sono trasformati in aule, gli ospedali vengono distrutti,. i bambini nascono in stazione della metro fortificate.

A fronte di tutto ciò, l’esercito ucraino, supportato da decine di migliaia di civili, si arma, affronta e difende le proprie città.

Ma attenzione. Non solo difendono le città: queste unità di soldati esperti, questi insegnanti, questi ristoratori, questi lavoratori, questi ballerini, queste donne e uomini di ogni ceto sociale, questi ribelli, difendono anche la nostra libertà. Combattono per un mondo aperto ed emanicipato. Combattono, in prima linea, per noi europei. Per questa ragione, dobbiamo agire, senza perdere tempo, per far smettere questa guerra”.