Per fortuna è prevalentemente una bolla sui social e nelle redazioni dei giornali.

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Compreso il Tg1 che mette la manifestazione pacifista di ieri in coda a tutte le notizie senza nemmeno dare la parola agli organizzatori.

Il resto del paese – chi manifesta e chi non manifesta – vuole soltanto capire, non mi pare apprezzi chi si limita a lanciare anatemi.
Tuttavia, non mi era mai capitato di assistere a una sequenza così martellante di attacchi a un corteo che chiedeva lo stop alla guerra.
Se quattro imbecilli presenti ieri a Roma non sanno distinguere tra chi è l’aggressore e chi è l’aggredito mi preoccupo per la loro salute mentale.

Ma non faccio di tutta l’erba un fascio.
La stragrande maggioranza di coloro che erano in piazza quella distinzione la conoscono benissimo.
E la sanno fare.
Non so a chi giova mettere il movimento della pace sotto l’egida di Putin.
Forse a chi immagina un sistema informativo con l’elmetto. Esattamente come fanno a Mosca.
Ma se fosse così bisognerebbe preoccuparsi e molto.

Arturo Scotto