Il documento vaccinale anti-Covid dell’ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, contiene dati falsificati, secondo quanto rende noto la Cnn Brasil. Nel corso delle perquisizioni in casa dell’ex capo di Stato sono stati sequestrati documenti e il telefono cellulare personale, ora al vaglio degli inquirenti
L’ex presidente del Brasile ha confermato di non essersi vaccinato contro il Covid-19. “Non l’ho mai negato” ha risposto ai giornalisti, che l’hanno interpellato in merito.
“Confermo che nemmeno mia figlia Laura, di 12 anni, è vaccinata”, ha poi aggiunto l’ex leader sovranista, precisando che la moglie Michelle si era invece vaccinata a suo tempo negli Stati Uniti. “Sono sorpreso da questa operazione nella casa di un ex presidente, per creare un fatto” ha continuato Bolsonaro, secondo cui “in Brasile tutto è possibile. Se vivessimo in un Paese democratico, sarebbe possibile discutere di un argomento come il vaccino, di cui è invece proibito parlare” ha tagliato corto davanti alle telecamere dei media che lo attendevano all’uscita della sua residenza, a Brasilia.
Intanto, il presidente del Partito liberale (lo stesso di Bolsonaro), Valdemar Costa Neto, si è espresso a favore dell’ex presidente della Repubblica, destinatario di un mandato di perquisizione, mentre alcuni suoi ex collaboratori sono stati arrestati. “Bolsonaro è una persona corretta, integra, che ha migliorato il Paese e ha sempre cercato di seguire la legge. Confidiamo che tutti i dubbi della giustizia vengano chiariti e che si dimostri che Bolsonaro non ha commesso illegalità” ha scritto Costa Neto su Twitter.
La Polizia federale brasiliana ha arrestato il tenente colonnello Mauro Cid, ex assistente dell’ex presidente, nell’ambito della stessa indagine sulla presunta falsificazione dei dati della vaccinazione contro il Covid-19. L’operazione, autorizzata dal giudice Alexandre de Moraes del Tribunale supremo federale, prevede sei mandati di arresto cautelare e 16 mandati di perquisizione e sequestro, compresa l’abitazione di Bolsonaro.
Tra gli arrestati ci sono anche Max Guilherme Machado de Moura e Sérgio Rocha Cordeiro, che lavoravano nella sicurezza dell’ex presidente. Secondo il portale G1, l’inchiesta prende di mira un’associazione a delinquere che tra novembre 2021 e dicembre 2022 avrebbe inserito dati falsi sulle vaccinazioni nei sistemi del Ministero della Salute, avvantaggiando persone che avevano bisogno di certificati di immunizzazione per aggirare le restrizioni sanitarie in vigore in Brasile e negli Stati Uniti.


