PIANO NAZIONALE AGRICOLO, IN CAMPO 15 MILIONI DI EURO IN 3 ANNI

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L’annuncio del Viceministro allo Sviluppo rurale, on. Arjan Jaupllari, con riferimento alla programmazione dal 2024 al 2026

In una recente intervista, il vice titolare del Dicastero delle politiche agricole ha sottolineato che il fondo da 5 milioni di euro fa riferimento al solo anno 2024, e con un vincolo di destinazione non dispersivo. Infatti, se tali risorse non verranno assorbite dagli imprenditori agricoli entro la conclusione dell’anno corrente, il finanziamento non tornerà genericamente al bilancio statale, ma sarà riassegnato e utilizzato nuovamente per finanziare gli operatori del settore primario nell’anno successivo.

“Questo programma mira a sostenere espressamente e con vincolo esclusivo e dedicato, lo sviluppo dell’agricoltura. Esso costituisce un’occasione irripetibile per tutti gli agricoltori che investiranno nei 5 settori prioritari individuati dal Governo Rama e dal nostro Dicastero: serre, allevamento, acquacoltura, macchine agricole, reti antigrandine”, ha tenuto a precisare il Viceministro.

L’onorevole Jaupllari ha inoltre spiegato che sono oramai pronte le istruzioni del Ministero delle Finanze e di quello dell’Agricoltura, che definiscono i criteri per richiedere e beneficiare dei finanziamenti con sovvenzione in conto capitale pari al 50 per cento del valore dell’investimento per tutti i titolari d’azienda che operano nel settore rurale: fin dall’inizio verrà erogato a titolo di anticipazione il 30 per cento del fondo totale per gli investimenti.

“Questo meccanismo, teso a risolvere i problemi di liquidità che caratterizzano le prime fasi del capitale circolante relativamente all’acquisizione, rende più facile per gli agricoltori ottenere i finanziamenti necessari a rendere operativa la prima fase dell’investimento, spesso la più decisiva, così da poter fare avanzare il progetto e ricevere la parte rimanente del finanziamento”, ha aggiunto il Viceministro annunciando che le domande potranno presto essere avviate on-line.

Ai sensi degli atti normativi applicativi, il sostegno è previsto per la realizzazione di nuove serre di superficie non inferiore a 0,2 ettari e non superiore a 2 per ciascun soggetto aziendale richiedente, compresa l’installazione dell’impianto di irrigazione.

Si prevede poi di coprire l’acquisto di reti per difendere la produzione dalla grandine negli appezzamenti esistenti con alberi da frutto, agrumi e vigneti, nonché l’acquisto di trattori, macchine e attrezzature per la meccanizzazione e l’ammodernamento dei procedimenti di lavorazione in aziende culturali e zootecniche.

Questo fondo sosterrà quindi la costruzione di impianti per l’allevamento di animali e di pollame, con una capacità non inferiore a 10 mucche, a 100 giovenche, a 10 esemplari suinicoli e a 10.000 volatili.

Non da ultimo per importanza, il finanziamento comprenderà l’acquacoltura marina per l’allevamento ittico. Per tutti queste categorie di investimento, la misura del beneficio sarà sempre pari al 50 per cento del valore totale delle fatture fiscali, con alcuni limiti di finanziamento.