È stato un po’ faticoso spiegare la scelta di essere a Castelvetrano nel giorno della Liberazione, ma non era un modo per sviare e deviare dalla celebrazione del 25 aprile, ma lanciare un messaggio chiaro
la mafia e il nazifascismo hanno tratti in comune, modelli che si propongono alla società con la violenza e la sopraffazione”.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in visita a Palermo.



