“Quella di venerdì 12 dicembre è stata una giornata molto importante per Milano e per l’Italia. Era il giorno della commemorazione della strage fascista di piazza Fontana, dell’avvio della strategia della tensione, dei morti, dei lutti.
Alla manifestazione hanno preso parte i famigliari delle vittime, le forze sociali e politiche più attente e tante persone diverse per generazione e storia. Come ha detto il sindaco Beppe Sala, ‘Ancora una volta Milano c’è’.
Quest’anno poi l’appuntamento è stato impreziosito dalla presentazione dell’installazione ‘Non dimenticarmi’, realizzata da Ferruccio Ascari, che ricorda i morti delle stragi di piazza Fontana, di Brescia, della stazione di Bologna e in generale le tante vite spezzate dalle bombe di quegli anni.
Per questo hanno preso la parola anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, e un rappresentante dell’amministrazione comunale di Bologna. Chi mancava? Un esponente della Giunta regionale, il presidente Fontana o chi per lui. C’era il gonfalone, la cui presenza non si nega mai a nessuno, ma non è sufficiente.
Erano assenti i rappresentanti di un’istituzione importante per la Lombardia come la Regione. E questo è un vero schiaffo alla memoria.
Non smetteremo mai di denunciare tanta grossolana mancanza di sensibilità democratica e una cultura piccina nella gestione delle funzioni di rappresentanza delle istituzioni”, lo dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale del Pd, dopo la celebrazione della strage di piazza Fontana.


