La raccomandazione presentata oggi dalla Commissione europea tuttavia non interviene con efficacia per mettere fine a questi abusi. Ricordiamo che attualmente Malta, Bulgaria e Cipro concedono la cittadinanza dopo aver valutato uno schema di investimento da parte dei candidati, mentre altri dodici Paesi dell’UE prevedono norme soft che legano ricchezza a cittadinanza.
È arrivato il momento di intervenire con norme più stringenti, ecco perché riteniamo lo strumento della raccomandazione europea come debole. In una risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso 1 marzo avevamo chiesto alla Commissione europea di intervenire. Il Movimento 5 Stelle chiede regoli comuni, trasparenti ed eque nei confronti di tutti i cittadini. La Commissione europea presenti una proposta di direttiva su questo tema”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.

