“Pinot Gallizio artista e ricercatore” ad Alba alla Fondazione Ferrero

0
13

Il 19 settembre e il 17 ottobre

ALBA – “Pinot Gallizio artista e ricercatore” è il tema che sarà trattato in due “conversazioni” culturali promosse dalla Fondazione Ferrero, via Vivaro, 49, 12051 Alba (CN), venerdì 19 settembre e venerdì 17 ottobre nell’ambito della mostra dedicata all’artista e ricercatore albese cofondatore dell’Internazionale Situazionista, esposizione – a cura di Maria Teresa Roberto – già programmata dal 12 aprile al 12 ottobre 2025 ed ora prorogata fino al 6 gennaio 2026, ospitata nel Museo Civico “Federico Eusebio” di Alba – via Vittorio Emanuele II, 19 (cortile della Maddalena).

Per info e prenotazioni: 0173.292473.

Il progetto espositivo “Era Gallizio. Pinot Gallizio e la scoperta della preistoria: reperti, opere, collezionismo” è inedito, dedicato all’interesse dell’artista nei confronti dell’archeologia e della preistoria. Conserva e propone i molti reperti da lui donati, frutto delle ricerche condotte tra il 1943 e il 1949 nei siti esplorati mezzo secolo prima dal mineralogista e paleontologo Giovanni Battista Traverso (Genova, 1843 – Alba, 1914). Testi d’epoca, fotografie e manoscritti inediti, tra cui un registro sul quale Gallizio prendeva nota degli esiti delle sue indagini, raccontano la storia di quei ritrovamenti.

L’esposizione è stata resa possibile grazie al prezioso contributo di Fondazione CRC, Banca d’Alba, Mollo Noleggi e al supporto di Fondazione Ferrero – che da oltre venticinque anni promuove e collabora ad iniziative culturali ad ampio spettro –, uniti in questo impegno per valorizzare Pinot Gallizio.

Le conversazioni su pittura, archeologia, spontaneità, nello specifico avranno questo svolgimento:

venerdì 19 settembre, ore 18.30 – sala Beppe Fenoglio Fondazione Ferrero – Giorgina Bertolino e Maria Teresa Roberto tratteranno due incontri con Asger Jorn e Carla Lonzi.
Venerdì 17 ottobre, ore 18.30 – “Dérive Gallizio”, cronaca di un film – dialogo/confronto tra Monica Repetto e Maria Teresa Roberto, a cui seguirà la proiezione del film “Dérive Gallizio” (2001) di Pietro Balla e Monica Repetto.

Le due conversazioni sono ad ingresso libero e gratuito

L’artista Pinot Gallizio (1902-1964), dicevamo, fu tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista. Figure di spicco di questo movimento, a cui si dovranno la maggior parte degli sviluppi teorici dell’Internazionale, sono il francese Guy Debord (autore del testo chiave La società dello spettacolo), il danese Asger Jorn, il belga Raoul Vaneigem e l’italiano Giuseppe Pinot-Gallizio, appunto. Concetti fondamentali del programma dell’Internazionale situazionista al momento della fondazione furono l’Urbanismo unitario, la psicogeografia, ovvero l’esplorazione pratica del territorio attraverso le derive (vagare a piedi nello spazio urbano e scoprirne e narrare nuove forme di comprensione), e l’idea del potenziale rivoluzionario del tempo libero.

L’Internazionale Situazionista nasce il 28 luglio del 1957 a Cosio di Arroscia, in provincia di Imperia, dalla fusione di alcuni componenti dell’“Internazionale lettrista”, del Movimento Internazionale per una Bauhaus immaginista, o MIBI, del movimento CO.BR.A. e del Comitato psicogeografico di Londra.

L’Internazionale Situazionista fu un movimento filosofico-sociologico ed artistico marxista libertario, con radici nelle avanguardie artistiche d’inizio Novecento, come il Dada, il surrealismo e il costruttivismo russo, e nel pensiero politico legato al cosiddetto comunismo di sinistra, in particolar modo consiliarista e luxemburghista-spartachista, benché risentisse anche di vaghi accenti anarchici, in particolar modo in alcune delle idee legate al pensiero di Max Stirner.

Restò attivo in Europa per tutti gli anni sessanta, aspirando a importanti trasformazioni sociali e politiche.

Nel corso degli anni sessanta si scisse in vari gruppi, tra cui la Bauhaus Situazionista e la Seconda Internazionale Situazionista. La Prima Internazionale Situazionista si sciolse nel 1972, e non fu solo un “movimento artistico”, come tanti sostennero limitandone quindi l’importanza e i valori che promulgava.

franco cortese

Franco Cortese Notizie in un click