Il PNRR scritto da Draghi era già un programma di riorganizzazione produttiva che andava a tutto vantaggio del profitto dei privati, pagato dai settori popolari a forza di prestiti, tagli e liberalizzazioni. Il governo è stato capace di riscriverlo in peggio, togliendo fondi per il contrasto al dissesto idrogeologico e alla povertà, così come alla sanità
La UE, interessata solo che le filiere continentali siano rimodellate per favorirne la competitività internazionale, è stata ben contenta di approvare le 144 modifiche. In questo modo, c’è stato un ulteriore passo della normalizzazione dell’estrema destra nel progetto europeo, mai davvero messo in discussione dal millantato sovranismo di Fratelli d’Italia e, un tempo, della Lega.
Questa catena di comando che va da Roma a Bruxelles e che rappresenta il comitato d’affari delle grandi multinazionali d’Europa va combattuta senza sosta. Organizziamo il conflitto e l’opposizione al governo, per rappresentare l’alternativa popolare alla barbarie di questo modello ingiusto!
Marta Collot Pap UP



