Poca pioggia: il Canale di Panama rischia di rimanere senza acqua

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Quella di una nave merci che rischia di rimanere incagliata nel Canale di Panama è un’immagine difficile da accettare eppure fotografa la realtà di questi ultimi giorni

Il lungo periodo siccitoso che ha colpito il paese sta infatti minacciando pesantemente di prosciugare uno dei punti nevralgici del commercio mondiale: attraverso il canale, che collega l’Atlantico con il Pacifico, transita infatti il sei per cento di tutto lo scambio marittimo internazionale.

“Abbiamo osservato notevoli carenze” di precipitazioni, ha riferito Alcely Lau, direttrice dell’Impha, l’Istituto di meteorologia e idrologia di Panama, spiegando come la fascia nuvolosa, che di solito copre Panama e irriga le terre e i laghi circostanti, si sia spostata.

A questo problema meteorologico si aggiunge quello del “el Nino” che, afferma l’esperta, provoca “una diminuzione delle precipitazioni sull’insieme del Pacifico panamense. Il grande svantaggio del Canale di Panama – ha spiegato Lau – come via marittima è che funziona con acqua dolce, mentre le altre vie marittime”, come il Canale di Suez che collega il Mediterraneo all’Oceano Indiano attraverso il Mar Rosso, “utilizzano acqua di mare”.

“Dobbiamo trovare soluzioni per poter continuare ad essere una rotta rilevante per il commercio internazionale. Se non ci adattiamo, moriremo”, ha detto in una conferenza stampa l’amministratore del canale, Ricaurte Vasquez, senza nascondere il timore che gli armatori “possano optare per altre rotte” attraverso lo stretto di Magellano, in Patagonia, o l’Artico durante i mesi estivi.