POLITICHE 2025, RAMA: “ABBIAMO VINTO PERCHÉ SIAMO UN PARTITO POST IDEOLOGICO”

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I Socialisti svettano con 82 mandati su un totale di 140 parlamentari assegnati all’assemblea legislativa monocamerale, mentre la destra radicale e nostalgica si ferma a 52 seggi, nettamente al di sotto del già deludente risultato di 4 anni fa

È stata premiante la campagna elettiva del riconfermato Primo ministro progressista che ha svolto una serie di comizi, sia in madrepatria che all’estero, descrivendo le consultazioni appena svolte come una sorta di referendum sulla accelerazione del processo di adesione del Paese delle Aquile all’Unione Europea, oltre i tradizionali simboli ideologici di partito

Il Capo del Governo, che ai sensi della vigente Costituzione nazionale formerà il proprio quarto Esecutivo nel mese di settembre, si presenterà così al summit della Comunità politica, in programma questo venerdì, sulla base di un mandato popolare molto esteso e amplificato, consistente in una maggioranza autosufficiente per poter procedere alle riforme richieste dai piani di assistenza tecnico economica messi a disposizione di Tirana dalla Commissione Von Der Leyen.

L’avvicinamento dell’obiettivo dell’integrazione prevede infatti una serie di innovazioni altresì dal punto di vista delle tipologie di aiuto che potranno essere attivate, con una maggiore incidenza dei contributi a fondo perduto a differenza della fase attuale in cui la parte principale degli interventi erogati è a debito, e ciò è finalizzato a rafforzare il sistema degli incentivi per consolidare il già in sé alto livello di consenso sociale fra il Popolo Albanese intorno al progetto di ingresso nella famiglia comunitaria.

Nel corso di prime dichiarazioni rilasciate ad agenzie di stampa, anche italiane, l’onorevole Rama ha confermato di avere ricevuto da Giorgia Meloni un messaggio di felicitazioni “da Sorella a Fratello” e ha dichiarato che, di fronte ad alcune polemiche relative alla sua amicizia con la leader conservatrice del Belpaese, l’attuale voto “segna una fase post ideologica in cui la bontà di un provvedimento o intervento non deve più essere misurata sulla base di una astratta catalogazione nella destra o nella sinistra, se è buono va realizzato, se non è buono no. Contano le cose da fare, non soltanto le parole da dire”.

Il tasso di partecipazione al voto, al netto dell’adesione della Diaspora degli Albanesi residenti all’estero, è stato molto elevato in madrepatria, arrivando a punte dell’ottanta per cento. Il Partito socialista ha evidenziato una prevalenza uniforme in tutto il Paese, insidiando la destra radicale nelle tradizionali roccaforti di quest’ultima, ossia le contee di Lezha e di Scutari.