POLIZZE CASA OBBLIGATORIE PER TUTTI? SALVINI E TAJANI COMPATTI: “NO A NUOVE TASSE OCCULTE SUGLI IMMOBILI”

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I due Vicepremier, rispettivamente leaders di Lega e Forza Italia, isolano il Ministro della protezione civile esponente di Fratelli d’Italia che si affretta a precisare: nessun vincolo, la stipula di eventuali coperture sarà su base volontaria individuale e ogni decisione sarà assunta collegialmente e gradualmente. Ma mette in guardia sul capitolo delle risorse: lo Stato non ha più i mezzi finanziari per provvedere a tutte le sempre più frequenti emergenze

L’ennesimo drammatico scenario di dissesto idrogeologico, verificatosi nei giorni scorsi in Emilia Romagna e tutt’ora in atto, e che ha portato il Consiglio dei Ministri a riunirsi in seduta straordinaria a palazzo Chigi, nella giornata di ieri, per deliberare la dichiarazione dello stato di emergenza abbinato a un primo stanziamento di 20 milioni di euro (obiettivamente insufficiente), ha aperto una lacerazione, forse l’ennesima, dentro lo schieramento governativo.

A innescare la miccia è stato l’onorevole Nello Musumeci, ex Governatore della Sicilia e dall’autunno 2022 Ministro della Protezione civile nel Governo Meloni: il titolare del nevralgico dicastero, consistente in un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel corso della convention nazionale degli Assicuratori, nella giornata di venerdì ha annunciato il proposito, in tutta probabilità non concordato né con la Premier né tantomeno con il resto della coalizione, di estendere a tutte le private abitazioni dell’Italia una forma di copertura assicurativa contro il rischio di calamità naturali o di eventi avversi estremi sempre più ricorrenti.

Tale vincolo, allo stato attuale, vige dallo scorso anno in riferimento alle imprese, con l’esclusione di quelle agricole e rurali, e la sua introduzione, decisa con la passata legge di stabilità finanziaria, non fu una passeggiata indolore per la maggioranza governativa, poiché diverse categorie aziendali, a partire da quelle artigiane, manifestarono contrarietà nei confronti di quello che ritenevano un balzello addizionale a tanti e troppi già vigenti.

Proprio di forma di tassazione occulta hanno parlato i due Vicepremier della Meloni, Antonio Tajani di Forza Italia – in viaggio con la Premier a New York per partecipare alla plenaria delle Nazioni Unite – e Matteo Salvini della Lega, intervenuto assieme al Capogruppo azzurro in Senato Maurizio Gasparri alla riunione nazionale di Confedilizia in corso a Piacenza proprio in Emilia Romagna.

Per la precisione, Salvini ha messo in guardia dai rischi di uno Stato etico che imponga ai cittadini obblighi o proibizioni sempre nuove, mentre compito e dovere di un sistema politico istituzionale di impronta liberale è di limitarsi a fornire linee di indirizzo, raccomandazioni e consigli, senza che si giunga a forme addizionali occulte di tassazione de facto sulla piccola proprietà abitativa diffusa.

Molto probabilmente, questo ulteriore incidente politico diplomatico dentro la coalizione di centrodestra verrà archiviato prima della conclusione di questo weekend, ma costituisce un campanello d’allarme sull’effettiva capacità di coordinamento fra i tre partiti della maggioranza e di comunicazione fra i Ministri, specialmente laddove si crei inquietudine diffusa fra milioni di piccoli proprietari e di inquilini.

L’onorevole Musumeci si è giustificato asserendo che la sua era una proposta priva di efficacia vincolante, e tesa unicamente a sondare la disponibilità delle compagnie assicurative in merito alla necessità di più incisive e comprensive coperture, e a mettere in guardia sul sempre più limitato budget a disposizione delle Istituzioni di protezione civile e di ricostruzione dello Stato.

Dir politico Alessandro Zorgniotti