Condannare l’ex Amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, a 18 anni e 6 mesi: questa la richiesta arrivata dai pm Walter Cotugno e Marco Airoldi al processo per il crollo del ponte Morandi che, il 14 agosto 2018, causò 43 morti. Si tratta della “richiesta massima per gli elementi di gravità contro di lui”, hanno sottolineato i pm.
Pm: “Massimo livello di colpa possibile”
Ieri l’accusa aveva dedicato un’intera udienza alla figura di Castellucci, sottolineando come sapesse delle condizioni poco buone del viadotto dal 2009, ma come avesse rinviato gli interventi per seguire la logica di garantire il massimo profitto all’azienda riducendo i costi, facendo delle scelte strategiche che hanno portato al disastro. “Un’enciclopedia di elementi negativi per Castellucci, tutti uno più grave dell’altro. Qua siamo al massimo livello di colpa possibile. Perché si è comportato così Castellucci? Per profitto, prestigio personale, benefit vari, carriera. Perché gli piaceva garantire agli azionisti dividendi enormi. L’allora Ad – questo il ragionamento del pm – era come lord Voldemort che non si può nemmeno nominare. Aveva creato un clima tale che quando scrivevano di lui mettevano i puntini


