POPOLO CONTRO ELITÉ

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rampelli
Ecco il corto circuito di questo tempo: l’abolizione del premio di maggioranza per far largo alle tecnocrazie, il governo giallo-verde come primo aborto insostenibile, quello tra M5S e PD perfino peggiore, il rifiuto di Mattarella a dare l’incarico a formare un governo al centrodestra vincitore delle elezioni 2018 che grida vendetta, l’incarico dato al Commissario Draghi per non andare a elezioni anticipate senza troppe proteste, la resa del centrodestra a Draghi quasi sotto ricatto, la prima estromissione di un esponente dell’opposizione dal Cda Rai nella storia della Repubblica (prove tecniche di regime?), le indegne pressioni subite per far passare in cavalleria la legge dello Stato che impone la guida dell’opposizione per il Comitato per la Sicurezza della Repubblica e, infine, la seconda violazione della Costituzione italiana con la rielezione di un Presidente per un nuovo mandato. Nel silenzio mortifero di intellettuali, opinionisti, docenti universitari e costituzionalisti.