Posto di blocco o controllo, differenze e cosa si rischia chi non si ferma

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Chi non si ferma all’alt della polizia può essere arrestato? Qual è la differenza tra posto di controllo e posto di blocco? Le conseguenze possono essere di due tipi: chi non si ferma all’alt della polizia rischia di incorrere in una sanzione amministrativa (l’obbligo di pagare una multa, in pratica) e, in alcuni casi, perfino nel reato di resistenza a pubblico ufficiale si legge su laleggepertutti.it

Posto di controllo: cos’è?

La pattuglia dei carabinieri o della polizia parcheggiata al margine della carreggiata, composta in genere di due agenti di cui uno munito di paletta d’ordinanza per intimare l’alt, costituisce il classico posto di controllo. Il posto di controllo serve sia per effettuare verifiche di routine (il classico “patente e libretto”, per intenderci) che per accertare la commissione di illeciti.

Ad esempio, di solito i carabinieri si piazzano in un punto strategico della strada per fermare l’auto che è stata segnalata perché priva di assicurazione oppure perché al suo interno c’è della droga. Per non parlare dei posti di controllo nelle prossimità di locali come pub e discoteche, effettuati con il chiaro intento di sorprendere chi si è messo alla guida in stato di ebbrezza.

In ogni caso, il posto di controllo è quello che viene eseguito dalle forze dell’ordine senza sbarrare fisicamente la strada, intimando l’alt con la paletta o con altri segnali inequivocabili.

Posto di controllo: cosa può fare la polizia?

Secondo il codice della strada, le forze dell’ordine presenti al posto di controllo, oltre a chiedere patente e libretto, possono domandare anche il certificato assicurativo, che deve essere sempre portato a bordo, anche oggi che non esiste più l’obbligo di esibizione del contrassegno.