Dopo aver ridotto di 28 miliardi la spesa sanitaria, vuole bloccare un aiuto economico a medici e infermieri in territori marginali e montani”
“Non mi stupisce che il Pd sia contro gli investimenti nella sanità e si dica contrario agli incentivi economici a medici e infermieri, pur sapendo quanto ci sia bisogno di questi professionisti. Anche oggi sulla Stampa si documenta l’allarme sul personale sanitario che si licenzia per andare a lavorare altrove. E questa situazione si presenta ancor più problematica nelle zone montane e isolate. D’altra parte, il Pd è maestro dei tagli nel comparto”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Piemonte e primo firmatario della proposta di legge per assegnare un’indennità economica aggiuntiva al personale medico e infermieristico che esercita in montagna.
“Il Centro Studi Gimbe sugli investimenti nella spesa sanitaria – aggiunge il capogruppo della Lega – rivela che solo tra il 2013 e il 2018, anni in cui si sono alternati alla guida del Paese Letta, Renzi, Gentiloni, i tagli alla spesa sanitaria sono stati di oltre 28 miliardi di euro. Un impoverimento del sistema sanitario che ha mostrato tutta la sua fragilità con la pandemia da Covid-19. Niente di nuovo. Ora mi accusano di strategia elettorale per bloccare un provvedimento che vuole aumentare lo stipendio a medici e infermieri che lavorano nei paesi di montagna e in aree marginali, con la scusa delle elezioni. Quando invece la mia proposta è stata presentata lo scorso giugno, cioè ben un anno prima dell’Election Day”.
“Una norma – sottolinea Preioni – che ha già avuto parere favorevole dal Cal e su cui valutiamo di integrare il suggerimento dell’Uncem di estendere l’indennità anche a medici di base e pediatri”.
“L’indennità aggiuntiva temporanea per medici e infermieri – spiega il capogruppo Preioni – è una misura che si accompagna ad altri provvedimenti già attuati per contrastare l’emorragia di personale sanitario e frenare il ricorso ai gettonisti. Come la stabilizzazione di oltre mille professionisti sanitari Covid, l’investimento di 175 milioni di euro per 2mila nuove assunzione, l’aumento delle prestazioni straordinarie da 60 a 100 euro l’ora.
Misure per la Sanità realizzate anche sul territorio del VCO come l’investimento di 200 milioni di euro a fondo perduto per rifare gli ospedali di Domodossola e di Verbania, la riapertura del punto nascite di Domodossola e il riconoscimento del Centro ortopedico di Omegna a pieno titolo nella rete sanitaria pubblica.
Inoltre è stato già assegnato l’appalto integrato per la progettazione e la realizzazione delle Case di Comunità di Domodossola, Verbania e Omegna e l’ospedale di Comunità di Gravellona Toce”.
“Vediamo se il Pd ha il coraggio di votare contro un aiuto economico pensato per i sanitari delle Asl di montagna, magari andando anche contro la volontà dei loro sindaci”.


