La Premier italiana: oggi a Villa Dora Pamphili abbiamo inaugurato una nuova fase nelle relazioni bilaterali fra Roma e Tirana, favorendo uno scenario ecosistemico favorevole alle opportunità del business e degli investimenti a più elevato valore aggiunto nei settori fondamentali delle nostre economie


Il Capo del Governo Rama: “Grazie Giorgia, l’Albania è pronta a entrare a fare parte dell’Unione Europea inizialmente anche senza diritto di voto né di veto, nell’interesse dell’integrazione, della sicurezza e della prosperità comune”


“È la prima volta che i nostri Governi si incontrano in una modalità di questo tipo, e ciò è testimoniato dalla quantità e qualità degli accordi bilaterali tecnici e ministeriali che sono stati firmati oggi – ha dichiarato Meloni – È chiaro e sappiamo che i rapporti binazionali hanno radici molto profonde che vanno oltre gli interessi reciproci attuali. Siamo rimasti tutti un po’ commossi dalla riunione odierna con almeno 20 Ministri della Repubblica d’Albania che hanno preso la parola parlando esclusivamente in Italiano e senza la presenza di un traduttore, e ciò dimostra quanto l’Italia sia un punto di riferimento per l’Albania”.

Il Capo del Governo del nostro Paese ha ricordato che “l’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania, oltre 3000 aziende italiane operano nel Paese d’oltre Adriatico e il nostro obiettivo è quello di accordare loro maggiore attenzione, approfondiamo i nostri rapporti. In tal senso, l’altro nostro obiettivo è di stabilire la creazione di un Forum dove le imprese del nostro sistema produttivo saranno adeguatamente rappresentate a partire da oggi”.

L’onorevole Meloni ha proseguito evidenziando che “l’allineamento della costa adriatica e la sua trasformazione in corridoio strategico mette a disposizione di tutti le infrastrutture economiche, logistiche ed energetiche presenti nel Sud Italia, così da garantire più benessere e sviluppo, non solo per l’Italia e l’Albania, ma per tutta l’Europa nella sua interezza. Tutto ciò funge da preludio a una cooperazione più sistemica che include l’integrazione delle nostre economie e l’inclusione di filiere economiche e produttive comuni e complementari”.


