Alla fine è stato lo scrittore francese Emmanuel Carrère, con il romanzo “V13” (Adelphi), ad aggiudicarsi la decima edizione del Premio Strega Europeo. La proclamazione ieri sera al Circolo dei Lettori nell’ambito del Salone del Libro di Torino.
Nella cinquina, oltre a Carrere, Andrei Kurkov con il romanzo L’orecchio di Kiev, pubblicato da Marsilio, Esther Kinsky con Rombo (Iperborea), Johanne Lykke Holm con Strega (Nn Editore) e Burhan Sönmez con Pietra e ombra (nottetempo).
Il riconoscimento è stato assegnato anche a Francesco Bergamasco traduttore del libro vincitore, quale segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza.
Alla cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista Eva Giovannini, sono intervenuti, oltre ai cinque autori finalisti, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci, Gilberto Borghi responsabile relazioni esterne di Bper Banca, che offre il premio alla traduzione, e Giulio Biino ed Elena Lowenthal, rispettivamente presidente e direttrice del Circolo dei Lettori di Torino



