PRESIDENTE BEGAJ: L’ALFABETO ESPRIME LA NOSTRA IDENTITÀ NAZIONALE

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Il Capo dello Stato ha commemorato sabato scorso a Scutari, in occasione della Giornata di celebrazione dell’alfabeto della lingua Albanese, il Congresso di Manastir, che con lo storico atto del 1908 attribuì unità alla Nazione attraverso le lettere della Lingua Madre

L’onorevole Bajram Begaj ha sottolineato l’importanza della radice linguistica unitaria attraverso le successive generazioni, i sacrifici dei patrioti e il contributo degli studiosi alla conservazione e all’arricchimento dello spirito nazionale “quando ancora non avevamo uno Stato in senso giuridico legale e amministrativo”

Il Presidente Begaj con il Sindaco di Scutari Benet Beci

“La Lingua è l’anima di una Nazione, ne custodisce la memoria, le usanze, i canti, le leggende, il modo di pensare e di sentire di un Popolo e delle sue comunità e articolazioni territoriali. La nostra è una delle lingue più antiche d’Europa, sopravvissuta a invasioni, divieti e tentativi di sradicamento. Nessuna potenza straniera ha potuto cancellarla, perché viveva nei cuori delle persone, nelle parole delle madri, nei canti dei coraggiosi, nei racconti dei saggi. L’Albanese ci ha tenuti in vita quando ancora non avevamo uno Stato, né un esercito né confini amministrativi definiti. Pertanto, preservare e sviluppare la Lingua albanese è un atto tanto importante quanto difendere la propria Patria”.

Nel contesto dell’introduzione di nuove parole grazie allo slancio del progresso tecnologico e della internazionalizzazione, il Capo dello Stato ha sottolineato l’arricchimento della lingua e la sua trasmissione ai bambini, in particolare a quelli facenti parte della Diaspora in Europa e nel Mondo.

“Ogni patrimonio linguistico, ma soprattutto quello parlato da un numero ridotto di connazionali, come l’Albanese, è oggi a rischio, da un lato a causa dell’influenza delle lingue internazionali e, dall’altro, a causa delle deformazioni che si verificano nella comunicazione digitale. Credo che gli stimati professori di questa università, l’Ateneo Gurakuqi di Scutari, sappiano meglio di chiunque altro che chi non parla bene la propria lingua madre sarà sempre penalizzato nell’apprendimento linguistico più generale. Chi vuole parlare bene una lingua straniera deve iniziare imparando bene e con amore la propria”, ha sottolineato il Presidente Begaj, rendendo omaggio alle figure storiche del Congresso di Manastir e al contributo di patrioti e studiosi successivi.

Riferendosi in special modo agli attivisti di Scutari, il Presidente Begaj ha elogiato la figura di Luigj Gurakuqi, da cui prende il nome l’Università locale, dove è stata celebrata la Giornata dell’Alfabeto, nonché gli studi e gli sforzi del ricercatore di storia della albanologia, Jup Kastrati, del ricercatore dell’alfabeto, Tomor Osmani, e il lavoro del linguista Bahri Beci: “Oggi abbiamo tutto ciò che loro sognavano – ha ricordato il Capo dello Stato – abbiamo l’Albania, abbiamo il Kosovo, abbiamo l’istruzione albanese, i media albanesi, la tecnologia albanese. Ma abbiamo anche un obbligo morale: preservare, proteggere e sviluppare ulteriormente questo patrimonio sacro. Senza lingua, non c’è Nazione! Il mio ringraziamento va a tutti gli Albanesi, della vecchia e della nuova diaspora, ovunque si trovino, agli Arbereshe d’Italia, agli Arbereshe di Zara in Croazia e agli Arbereshe di Mandrica in Bulgaria, e a tutte le associazioni, agli insegnanti, ai ricercatori linguistici, che con grande dedizione e amore lavorano ogni giorno e instancabilmente per promuovere, preservare ed ereditare questa meravigliosa lingua della nostra identità. Felice Giornata dell’alfabeto della lingua Albanese per sempre!”.

Durante la sua visita a Scutari per celebrare la Giornata dell’Alfabeto, il Presidente Begaj è stato infine ricevuto dal Sindaco onorevole Benet Beci, e ha visitato la biblioteca universitaria “Luigj Gurakuqi” e il museo “Luogo della testimonianza e della memoria”.