Giovedì 27 novembre, dalle 18.30, via Sacchi si accende di profumi e oro: un evento che unisce gioielleria e alta profumeria per rilanciare una strada storica di Torino.
Via Sacchi, una delle arterie più significative ma anche più complesse della città, sta vivendo una stagione di piccoli e grandi tentativi di rinascita. Le sue botteghe, quelle che hanno resistito negli anni più difficili, diventano oggi il cuore di una serie di iniziative che mirano a riportarne in luce il fascino originario. Tra queste, l’appuntamento di giovedì 27 novembre alla profumeria Scent, in via Paolo Sacchi 18, guidata da Marta Patruno, che ha scelto di dare nuovo equilibrio – e nuova ambizione – a una delle profumerie più antiche di Torino, trasformandola in uno stimolo concreto per l’ulteriore rilancio dell’intera via Sacchi.
Qui, il mondo della profumeria artistica incontrerà quello della gioielleria contemporanea. Protagoniste della serata saranno alcune delle più interessanti fragranze di nicchia italiane, messe in dialogo con le creazioni di Giancarlo Brarda, designer torinese emergente che considera il gioiello molto più che un ornamento.
“Per me un gioiello è un’estensione della personalità di chi lo indossa: un simbolo di stile, un ricordo prezioso, un’emozione incastonata nella materia. Ogni pezzo che creo è unico e porta con sé un’anima propria. La mia mission è trasformare metalli e pietre preziose in opere d’arte che raccontano una storia“, spiega Brarda, che dell’oro ha fatto il linguaggio principale con cui esprimersi e rivelare la propria visione artistica.
L’iniziativa, pensata come un incontro informale ma curato, vuole essere un modo diverso per accendere una luce nuova su via Sacchi: un piccolo mattone nella costruzione di un progetto più ambizioso, quello di restituire a questa strada il ruolo che ha sempre avuto nella vita della città.
E, al di là dell’evento, c’è un messaggio che emerge con chiarezza: la rigenerazione urbana non avviene solo attraverso grandi piani e interventi strutturali, ma anche grazie a chi ogni giorno apre una serranda, crea cultura, mette insieme competenze e passioni. È da questi gesti, da queste micro-alleanze tra artigiani, commercianti e creativi, che Torino può riscoprire la propria identità più autentica. Via Sacchi, con le sue luci accese e le sue resistenze testarde, ne è un esempio concreto.


