PD e M5S si dicono d’accordo, e anche alcune proposte di legge sono già sul tavolo. È vero, son di parte, ma credo che quella di Sinistra Italiana sia tra tutte la più valida.
Cosa prevede? Un salario minimo che parta dai contratti collettivi nazionali e che non possa mai scendere sotto i 10€ l’ora, con adeguamenti nel tempo in base all’inflazione.
Un esempio? Se il contratto collettivo firmato dai sindacati più rappresentativi prevede 14€ l’ora, quello diventa il salario minimo in quel settore.
Ma, in ogni caso, non può scendere sotto i 10€ l’ora. Sia che il contratto collettivo preveda meno, sia che non ci sia proprio. Mai. Anche per lavoratori precari e stagionali.
Ho paura però che la maggioranza del governo Draghi non permetterà mai questa norma di civiltà.
Perciò mi aspetto come minimo che questa diventi una rivendicazione cardine dell’eventuale coalizione di centrosinistra che si presenterà alle prossime elezioni politiche. Perché, semplicemente, lo è.
E chiunque abbia a cuore questa battaglia, dovrebbe dar forza a Sinistra Italiana, perché da sempre abbiamo lavorato in questa direzione.
