edizioni speciali di storie da paura
“Una volta, a mezzanotte, mentre stanco e affaticato meditavo sovra un raro, strano codice obliato, a la testa greve e assorta non reggevami più su, fui destato d’improvviso da un rumore alla mia porta”
È l’incipit di uno dei racconti gotici più celebri d’ogni tempo: Il corvo, di Edgard Allan Poe.
Pubblicato esattamente 180 fa, sembra pulsare ancora pathos. Quel senso di sospensione che è un’attesa ignota, genera spavento pure a chi l’ha letto e riletto: è come si rinnovassero ogni volta, sorgendo dall’abisso, emozioni coperte da una coltre di nebbia spessa, che appaiono all’improvviso per artigliare il cuore.
In questo periodo in cui lo spavento la fanno da padrone, tra Halloween e la Commemorazione dei Defunti che tanta antropologia richiama alla mente e ai ricordi.
Riprendere in mano quel brevissimo testo può essere l’occasione per riconnettersi con le parti più interiori di noi, dove i sentimenti radicali si toccano, confinano e, a loro modo, ci fanno tornare bambine e bambini, alla ricerca di una protezione vicina.
Di recente, una casa editrice cui a Binaria teniamo molto, Interlinea, ha ripubblicato la sua personale versione del racconto: un piccolo volume, agile e facile anche da tenere in una tasca, illustrato da Edouard Manet e commentato, tra gli altri, da Charles Baudelaire ed Ernesto Regazzoni. Piccola curiosità. A Edgard Allan Poe, per la scrittura del racconto, l’Evening Mirror corrispose 10 dollari.
Salto avanti nel tempo e, stesso scaffale di Poe, a Binaria trovi una chicca dedicata a un altro maestro dell’horror: Stephen King. Titolo: I luoghi del re, edizioni NPE (una garanzia di qualità, of course). Non un romanzo, ma una guida tutta strana. Ci porta infatti nelle città immaginarie di King. Una rotta tra Maine e Nebraska, Colorado, Oregon e Pennsylvania, smarriti tra cimiteri, state d’aquila arrugginite, rock oscuro e campanili inquietanti. Un tomo cartonato che ha in sé anche contenuti interattivi, ricette, consigli e citazioni: è un regalo fantastico in attesa del Natale!
A a proposito di oggetti preziosi, te ne suggeriamo altri due, in pochissime copie, che non possono mancare nella libreria di ogni bibliofilo:
Il primo: Il ritratto di Dorian Gray nell’edizione illustrata da Benjamin Lacombe, marchiata Ippocampo (che non si smentisce mai!)
Il secondo, perché siamo pur sempre con le radici a Torino, la città della magia e del Museo Egizio: Giunti ha appena edito Il libro egiziano dei morti, che è una rielaborazione in bellissimo stile del Book of Death custodito al Metropolitan Museum of Art.


