Questo Paese europeo elimina l’Iva su libri, caffè e cioccolato

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Un Paese europeo ha deciso di togliere l’Iva dal caffè, dal cioccolato e dai libri. L’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, è una tassa invisibile applicata sul consumo. Non si tratta di un balzello che il contribuente deve pagare autonomamente, ma è un’imposta indiretta che si applica alla maggior parte dei beni e servizi che si acquistano gravando sul costo finale.

L’Iva ha un impatto diretto su tutti i contribuenti e pesa per tutti allo stesso modo. Non è progressiva, come l’Irpef, e non tiene conto dei redditi di chi deve sostenerne l’onere. Tra l’altro, essendo una partita di giro (professionisti, autonomi, commercianti e imprese portano in detrazione l’Iva versata da quella dovuta), pesa interamente sul portafogli del consumatore finale che non può portarla in detrazione.

L’aumento dei prezzi e l’abolizione dell’Iva

Le statistiche danesi hanno evidenziato un aumento dei prezzi a luglio con un 25,3% di incremento su base annua per il cioccolato e un 35,5% per il caffè. Essendo prodotti di largo consumo un’abolizione dell’Iva, proprio a fronte dei prezzi decisamente più alti, consentirà alle famiglie di avere un sollievo economico tangibile e immediato.

Ovviamente la decisione comporta una perdita di gettito importante per le casse pubbliche della Danimarca stimata in 321 milioni di euro (2,4 miliardi di corone) che il Governo ha voluto sostenere per dare un segnale chiaro ai cittadini.

Per quel che riguarda i libri, invece, in Danimarca si registrava l’aliquota Iva più alta del mondo: il 25%. Per contrastare la crisi della lettura e invogliare i cittadini a leggere, il ministro della cultura Jakob Engel-Schmidt ha annunciato che nel disegno di legge di bilancio è stata prevista l’abolizione della tassa sui libri, un intervento che costerà circa 330 milioni di corone (44 milioni di euro). Per il ministro della cultura l’iniziativa è fonte di profondo orgoglio.