Raccolti dati di minori senza il consenso dei genitori: multa da 20 milioni a Microsoft

0
21

Il colosso statunitense dell’informatica Microsoft dovrà pagare 20 milioni di dollari per chiudere la causa legale con l’agenzia statunitense dei consumatori che accusa la società di aver raccolto dati personali dei minori senza il consenso dei genitori.

La Federal trade commission (Ftc) contesta all’azienda di Redmond di aver raccolto e conservato, fra il 2015 e il 2020, dati di bambini e adolescenti under 13 che si erano iscritti sulla piattaforma di gioco online della console Xbox fornendo nome e cognome, indirizzo email e data di nascita.

Secondo la Ftc, Microsoft ha così infranto la legge sulla protezione della privacy dei bambini. “Microsoft dovrà adottare diverse misure per rafforzare la protezione della privacy dei bambini che utilizzano il suo sistema Xbox“, ha sottolineato l’agenzia in un comunicato.

Il Children’s Online Privacy Protection Act (la legge “COPPA”) impone che i servizi online e i siti web destinati a bambini e adolescenti sotto i 13 anni abbiano l’obbligo di informare i genitori delle informazioni personali che raccolgono e di ottenere il loro consenso.

Il vicepresidente di Microsoft Xbox, Dave McCarthy, ha delineato sul blog della piattaforma gli ulteriori passaggi che l’azienda sta adottando per migliorare i propri sistemi di verifica dell’età, e per garantire che i genitori siano coinvolti nella creazione degli account per i bambini.

McCarthy ha inoltre affermato che la società ha identificato e risolto un problema tecnico che impediva l’eliminazione di un account nel caso in cui il processo di creazione non fosse stato completato. La policy di Microsoft prevedeva di conservare i dati degli utenti per non più di 14 giorni, in modo da consentire ai giocatori che avessero interrotto la registrazione di riprenderla dallo stesso punto.

L’accordo dovrà essere approvato da un tribunale federale prima che possa entrare in vigore, ha affermato la Ftc.