RAMA: ALBANIA VINCERÀ LA GUERRA CONTRO GLI ATTACCHI INFORMATICI

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Il Primo ministro, inaugurando in data odierna l’inedito Laboratorio digitale presso il Dipartimento di giornalismo dell’università statale di Tirana, ha dichiarato che il Paese sta investendo in misura crescente e progressiva nel rafforzamento della sicurezza cibernetica, con risultati affermativi sempre più evidenti

Nel proprio dialogo con gli studenti del Corso di scienze del Giornalismo facente capo all’ateneo pubblico della Capitale albanese, l’onorevole Rama ha affermato che la guerra informatica diventerà sofisticata e che sono necessari investimenti sempre maggiori per proteggerla. In tale scenario, però, non si parte dall’anno zero, anzi si è creato nel tempo un ecosistema favorevole a incentivare l’afflusso di progetti, capitali e tecnologie.

Edi Rama con il professor Mark Marku

“Per quanto riguarda la sicurezza informatica, abbiamo lavorato in maniera decisamente intensiva dopo l’attacco molto feroce che avevamo subìto a opera di una delle principali potenze nel campo della “cyber guerra”. Abbiamo messo a disposizione dello Stato strumenti assolutamente sofisticati grazie ai nostri partners, e credo che siamo in una posizione più forte di prima, e tale da prevenire altri possibili attacchi attaccare – ha premesso il Primo ministro – Di certo, la guerra informatica è solo all’inizio e continuerà a intensificarsi. Da qui, la necessità di favorire l’aumento dell’impegno a favore della difesa digitale e della vigilanza contro le interferenze esterne ogni volta più subdole e imprevedibili. La circostanza che i cittadini possano operare con le applicazioni web in serenità è il portato di uno straordinario lavoro di ricerca, investimento e innovazione che non si percepisce visibilmente ma è continuo. La stessa America, che pure vanta un elevato livello di protezione informatica, subisce reiterati attacchi che riescono purtroppo a danneggiare le sue infrastrutture pubbliche e private”.

Edi Rama, accompagnato dall’onorevole Ogerta Manastirliu, Ministro della pubblica istruzione, università e ricerca, ha quindi elogiato gli studenti del laboratorio digitale presso il dipartimento di scienze del giornalismo, spiegando loro che la ricetta vincente per conseguire i necessari sostegni economici e tecnico amministrativi è quella di proporre progetti non rispondenti a idealità astratte, bensì alle opportunità messe a disposizione dalla domanda dei mercati e dai fondi dei donatori e contributori europei e internazionali utili a intercettarla.