RAMA/BALLUKU: SEMAFORO VERDE A DUE NUOVE CENTRALI SOLARI

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La delibera è stata assunta nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, che ha autorizzato gli impianti destinati a sorgere, rispettivamente, nei territori delle municipalità di Fier e di Kolonja

Il Capo del Governo socialista ha più volte ribadito che l’obiettivo del prossimo mandato esecutivo è portare dal 10 al 30 per cento l’incidenza della produzione energetica da fonti alternative sul totale generato, così da ridurre la dipendenza dai fattori climatici connaturati alla sola risorsa idroelettrica

Entrambi i progetti approvati rientrano nelle normative, perfettamente coerenti con le direttive sull’integrazione dei mercati dell’energia dell’Unione Europea, che consentono, ai privati operatori in possesso di fondamentali requisiti tecnico organizzativi di base, di conseguire le necessarie abilitazioni senza necessità di concessioni e senza oneri per lo Stato, con la possibilità di applicare tariffe eque e redditizie

Il primo progetto riguarda la costruzione di un impianto di produzione di energia fotovoltaica, e annesse opere ausiliarie, nel villaggio di Povelce, nella contea di Fier, da parte della società “EZ-5 Energy”: la centrale avrà una capacità installata di 30 megawatt, e la scadenza prevista per la messa in servizio e per l’ottenimento del permesso di costruzione ha un margine di tempo spendibile entro i successivi 36 mesi, mentre la sua vita operativa sarà di 49 anni.

Il Governo ha inoltre approvato la costruzione di un impianto di produzione di energia, sempre fotovoltaica, nel villaggio di Rehove, nel distretto di Kolonja, Korça, da parte della società “Get Solar Solution”, con una capacità installata pari a 24 megawatt e i tempi di costruzione entro i successivi 36 mesi dall’entrata in vigore della decisione del Consiglio dei Ministri.

L’impresa costruttrice è tenuta a fornire gratuitamente, sotto forma di royalty, al Ministero dell’energia la quantità di energia elettrica, nella misura del 2 per cento del totale generato  o della sua conversione in valore monetario equivalente che dovrà essere versato interamente nel bilancio dello Stato per le politiche di welfare delle bollette.