Il Primo ministro, soffermandosi sulla prossima imminente stagione estiva con tour operator, albergatori e professionisti della ricettività a Durazzo, ha ribadito che sarà varata una vasta opera di formalizzazione attraverso l’introduzione di una pax tributaria tra Governo e imprenditori, che consentirà una pianificazione certa del gettito per le casse dello Stato e, a beneficio delle imprese, una semplificazione burocratica e la neutralizzazione dei controlli ispettivi
Il capo del Governo: “Formalizzando l’economia reale, otteniamo di applicare una tassazione unitaria moderata e attenuata nel tempo, e di destinare maggiori risorse al miglioramento continuo delle infrastrutture e dei servizi da mettere a disposizione del crescente numero di turisti, visitatori e residenti nei vari Comuni e nelle diverse località di soggiorno”
L’onorevole Rama ha ricordato che attualmente l’Iva sui servizi e sulle prestazioni turistiche è fissata al 6 per cento, ossia addirittura due punti in meno rispetto alle richieste degli imprenditori del settore, “un livello che resta il più competitivo in assoluto nella regione balcanica e in Europa, e che siamo decisi a confermare in un diverso scenario che consenta più entrate per gli operatori economici, ma allo stesso tempo anche più entrate per le casse dello Stato incentivando l’ampliamento della base imponibile e il suo allineamento ai ricavi reali”.
Se in una prima fase, tutt’ora in corso, la crescita esponenziale, in linea di fatto, della ricettività extra alberghiera è stata accettata poiché l’aumento massiccio del numero dei turisti non permetteva all’offerta alberghiera di soddisfare l’intera domanda, adesso lo scenario di riferimento è totalmente diverso, e consente di procedere senza più indugio alla formalizzazione della diffusa rete di camere e di appartamenti, con la conseguente dichiarazione delle entrate e l’entrata in funzione di un sistema denominato e/Visitor. “Ciò – ha precisato il Premier – creerà le condizioni per applicare un contributo fisso calcolato sui picchi di alta stagione e su una percentuale media di occupazione delle stanze nei periodi di bassa stagione. In tal modo, le aziende che aderiranno non saranno più assoggettate a controlli o blitz ispettivi per i successivi anni. Lo stesso tipo di meccanismo si applicherà per le imprese con soglia di ricavi superiore a 140.000 euro annui, che le fa uscire dalla “no tax area” ma che, con l’innovazione che stiamo studiando, potranno versare una quota pari al 15 per cento calcolata sui giro d’affari dell’anno prima con il solo incremento di una percentuale pari alla crescita macroeconomica del Pil, mentre gli utili in eccesso saranno tassati al 5 per cento anziché all’aliquota ordinaria del 15″.
La formula è quella del l’interpello, che in altri Paesi occidentali ha dimostrato di saper funzionare.



