Il Primo ministro e la titolare del dicastero per la tutela degli ecosistemi imprenditoriali, in data odierna hanno annunciato una serie di innovazioni finalizzate a responsabilizzare la filiera progettuale ed esecutiva, inclusa l’installazione di telecamere permanenti nei cantieri edili, e a migliorare il sistema delle fonti di finanziamento con l’obiettivo di incentivare e attrarre investitori locali ed esteri sui programmi di intervento
L’onorevole Premier Edi Rama e la Ministra Delina Ibrahimaj si sono recati in visita, in data odierna, presso il centro di innovazione e tecnologia Nest, un istituto facente capo al Fondo albanese di sviluppo e dotato delle capacità professionali e organizzative utili a sostenere aziende e startup soprattutto del settore edile, ambito nel quale il Governo ha scelto di concentrare una serie di interventi volti sia a incoraggiare nuovi e maggiori investimenti nel campo delle costruzioni, sia a migliorare l’impatto economico e sociale delle realizzazioni materiali, in coerenza con la filosofia di Albania 2030 e con la necessità di garantire la coerenza tra il progetto iniziale e il manufatto finale e la sicurezza e trasparenza del cantiere intermedio.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha ribadito che, grazie al talento e all’inventiva dei giovani startuppers albanesi, saranno definite forme e modalità di finanziamento del tutto nuove, da un lato alternative al tradizionale canale bancario e dall’altro diverse dalle attuali trattative volte a ottenere anticipi a interventi ancora da eseguire.
Il centro tecnologico Nest, grazie all’intelligenza artificiale, è in grado di monitorare da remoto la correttezza dei lavori di costruzione e di assicurare il rispetto dei termini perimetrali e progettuali: “Prevediamo di stabilire il monitoraggio H24 dei cantieri – ha precisato l’onorevole Rama – e di prevedere l’estensione del principio di responsabilità nei confronti dell’architetto progettista laddove si verifichi uno scostamento fra progetto e cantiere. Sarà inoltre definita una lista nera di imprese che non rispettano le regole nel settore edile, perché un Paese come l’Albania non può permettersi errori in un settore come quello costruttivo e infrastrutturale dove esiste un potenziale di investimenti pari a 3 miliardi di dollari all’anno”.
“Il Governo ha una visione chiara – ha concluso Ibrahimaj – solo attraverso l’innovazione e la digitalizzazione l’economia albanese potrà svilupparsi, e le tecnologie innovative hanno un livello di utilizzo inferiore nel settore privato, in un momento in cui l’integrazione delle stesse ridurrebbe i costi e aumenterebbe l’efficienza della produzione. È giunto il momento che i finanziamenti non si concentrino solo sui prestiti bancari, ma altresì su nuovi strumenti messi a disposizione dall’intelligenza artificiale e che aiutino ad ampliare l’accesso ai finanziamenti da parte di investitori o di partners internazionali interessati a investire in Albania”.
A.Zor





