RAMA E IBRAHIMAJ: IL FORUM UE/BALCANI DI TIRANA PORTA IN DOTE INVESTIMENTI PER 4 MILIARDI DI EURO

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A tanto ammonta il controvalore degli interventi che, nella prima giornata odierna della convention in corso al palazzo dei Congressi, sono stati ufficializzati attraverso la sottoscrizione di lettere di intenti fra le compagnie investitrici interessate, le agenzie statali di facilitazione e le banche pubbliche di garanzia, alla presenza del Primo ministro Edi Rama e della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

Da sinistra, Laura Plaku, Ursula von der Leyen, Edi Rama 

Intelligenza artificiale, transizione digitale dei processi amministrativi e industriali, biotecnologie alimentari e sanitarie ed economia circolare con il recupero energetico dei rifiuti e la diversificazione ulteriore delle fonti rinnovabili. Sono questi gli ambiti decisivi in cui ricadono i progetti al centro degli accordi programmatici che hanno atteso il solenne momento pubblico di alto livello del primo Forum UE/Balcani occidentali per essere portati all’attenzione della platea delle autorità intervenute e con la benedizione politico/istituzionale di Rama e Von Der Leyen, artefice quest’ultima del Piano straordinario di assistenza finanziaria per la regione del Western Balkans per un totale di 6 miliardi di euro, di cui un miliardo destinato all’Albania.

Laura Plaku direttrice esecutiva Aida 

“Per la prima volta – è stato spiegato dagli Organizzatori del Forum – le Agenzie governative nazionali di promozione degli investimenti dei Paesi UE e balcanici si sono unite per accelerare l’integrazione economica incoraggiando investimenti dalle ricadute massimizzate in termini di risorse finanziarie mobilitate e di impatto territoriale, sociale, occupazionale.

Tra i progetti più importanti spicca – come riportato dall’agenzia informativa ATA – “l’investimento da 200 milioni di euro da parte dell’azienda ungherese 4iG, per un’infrastruttura digitale regionale secondo gli standard europei di sicurezza informatica, offrendo connessioni internet più veloci e affidabili per semplificare i processi amministrativi e industriali”.

In Kosovo, “l’azienda 3CIS investirà 30 milioni di euro nella costruzione di un Data Center indipendente per l’intelligenza artificiale, per rafforzare la ricerca scientifica e la formazione in questo campo”.

In Serbia “l’azienda svizzera Swiss Rockets apporterà 12 milioni di euro al settore delle biotecnologie, utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare l’assistenza sanitaria in tutta la regione”, mentre “CWP Europe costruirà in Albania un parco eolico e in Montenegro un parco solare con cellule di accumulo”. Nel frattempo, “Green Agro investirà in una piattaforma biotecnologica per lo sviluppo di prodotti alimentari nella Macedonia del Nord, e la società ElevenEs costruirà una grande fabbrica di batterie LFP”.

Tornando in Albania, “Titan Cement Group predisporrà un progetto da 83 milioni di euro per de/carbonizzare e utilizzare i rifiuti come fonte energetica, contribuendo a ridurre le emissioni nocive e a preservare l’atmosfera, il paesaggio e gli ecosistemi urbani, turistici e naturali”.

La partnership con la banca pubblica tedesca KfW e con la BERS “fornirà garanzie finanziarie per oltre 200 milioni di euro a sostegno delle piccole e medie imprese nei Balcani occidentali, migliorando la capacità delle stesse di ottenere, assorbire e mettere a terra finanziamenti in conto capitale per interventi sussidiari a carattere ambientale e sociale.

Per l’Albania, è intervenuta la Direttrice generale esecutiva Laura Plaku in rappresentanza di Aida, l’agenzia tecnica del Governo Rama per l’attrazione degli investimenti esteri diretti.

Prima da sinistra, il ministro dell’economia Delina Ibrahimaj 

Il punto sugli scenari macro economici del Paese è stato poi delineato, nel pomeriggio, dalla Ministra Delina Ibrahimaj, titolare del dicastero per l’industria e l’innovazione.

“Grazie all’iniziativa sostenuta dall’amica Ursula von der Leyen – ha sottolineato Rama in apertura di lavori congressuali – l’Albania e i Balcani occidentali diventeranno la principale leva di trasformazione e di rilocalizzazione industriale è terziaria al servizio dell’intera Europa”.