Oggi a Tirana, nel grande emiciclo del palazzo dei Congressi, si sono celebrati i solenni funerali di Stato del primo Capo di governo dell’era post comunista dell’Albania, traghettatore verso il sistema pluralistico e decentrato, in campo politico ed economico, e pacificatore nazionale dopo la grande crisi sociale del 1997

Migliaia di persone, autorità e comuni cittadini, hanno reso omaggio, nel palazzo dei Congressi allestito per le Esequie, alla Memoria di Fatos Nano, primo leader Socialista dell’Albania liberata dalla dittatura comunista e dalla guerra civile, per cinque volte Capo del Governo e per quindici anni al vertice del Partito che, sotto la sua guida, si è tramutato in una forza politica aperturista e riformista integrata nella grande famiglia europea del socialismo e capace di grandi processi di riforma e autoriforma.

“Oggi piangiamo e rendiamo merito a una personalità che ha saputo coniugare dogmatismo e pragmatismo, e che senza il proprio sacrificio anche personale, a causa della ingiusta detenzione di cui fu vittima negli anni Novanta, non avrebbe potuto conseguire gli straordinari e formidabili risultati che ci rendono fieri e orgogliosi come famiglia socialista e come sistema Paese, sia entro i confini nazionali che al di fuori di essi e nelle regioni albanofone. Molti anni fa, fu con una chiamata da parte di Fatos che ebbe inizio la mia esperienza nel movimento progressista Albanese, del quale ho raccolto con onore e passione il testimone per portare avanti la storica opera di definitivo ingresso e stabile appartenenza dell’Albania all’Europa moderna”.

Grande è stata la commozione di tutto il pubblico presente sia all’interno del gremito palazzo dei Congressi, sia all’esterno di esso, lungo il boulevard dei Martiri della Nazione. In prima fila il figlio Sokol e la vedova Xhoana: “Fatos Nano, padre e amico, ci ha lasciati solo fisicamente, ma sul piano spirituale la sua eredità politica, umana e istituzionale è viva e vitale più che mai – ha dichiarato Sokol nel proprio messaggio – Lui mi ha insegnato che la competizione è capacità sia di conseguire e gestire la vittoria, sia di sapersi rialzare dopo una sconfitta, scenario quest’ultimo che egli non ha mai temuto perché era una sorta di cavaliere senza paura”.

“Vivo oggi il giorno più buio della mia esistenza – ha aggiunto in lacrime la vedova Xhoana – Oggi piango e piangiamo l’Uomo con il quale ho condiviso metà della mia vita. Fatos ha saputo essere uno straordinario marito, padre, uomo politico, della società e delle Istituzioni. Lui non covava il rancore, non innalzava muri, era capace di dialogo anche con i propri più schietti avversari politici; lui ha costruito quei ponti che hanno avviato in maniera irreversibile il dialogo con l’Occidente e con l’Europa”.
La redazione di Notizie in un click è vicina alla comunità politica Socialista, alla famiglia e al Governo dell’Albania in questo giorno di unificazione nazionale e di partecipazione al dolore collettivo.
AZ






