Il Primo ministro a colloquio con le famiglie: “Atti pur gravi di bullismo, che verranno puniti attraverso più severi provvedimenti, non devono essere strumentalizzati politicamente, perché i primi a essere colpiti sono proprio i cittadini più deboli”
“Ho sentito in questi giorni che una tragedia viene ripresa e continua tuttora a essere utilizzata come materiale di becera propaganda politica e mediatica, per mostrare l’accaduto nel modo più catastrofico possibile a beneficio dei like e dell’audience, senza in alcun modo concorrere alla risoluzione del problema ma anzi alimentando lo stesso”.
Proprio contro il fenomeno del bullismo che si consuma nel perimetro scolastico, e nelle sue immediate vicinanze, il Governo Rama ha deliberato l’aumento degli addetti alla vigilanza e l’immediata esecutività dell’accordo con gli Emirati Arabi Uniti per un progetto capillare di cyber-security.
“In termini di sicurezza, se si dà ascolto a tutti gli stranieri che vengono in Albania, e agli albanesi che vivono all’estero, il nostro è uno dei Paesi più sicuri. Ciò che accade di volta in volta tra gruppi criminali non ha nulla a che fare con i cittadini. È una delle Nazioni più sicure e questo è uno dei motivi principali per cui ai turisti piace l’Albania”, ha sottolineato l’onorevole Rama.
“A causa del mio dovere di Primo ministro, ogni tanto incontro persone che vengono dall’estero, stranieri che restano qui una notte e il giorno dopo si dicono meravigliati del livello di sicurezza. Questa non è la realtà nelle altre città europee: per esempio, a Londra non si cammini per strada se si ha un orologio al polso che può avere un certo valore, e ciò vale non solo per la capitale britannica ma anche per altre aree urbane”.
L’onorevole Rama ricorda inoltre lo stato materiale del settore scolastico preso in carico per la prima volta nel 2013, quando se si voleva andare in bagno bisognava seguire le perdite d’acqua. Nel frattempo, e per contrastare il fenomeno di trovarsi in mezzo alle strade, ogni progetto scolastico da noi autorizzato deve contenere la previsione di una palestra”.
“L’altra componente che i detrattori e critici dimenticano è quella dei docenti, che prima dell’inserimento del nostro Governo non erano tutelati dallo Stato e vedevano il proprio posto di lavoro a rischio quando mutava l’indirizzo politico amministrativo – ha ricordato il Premier albanese – Anche questi incontri che stiamo portando avanti, in prima persona, con la massima attenzione e coinvolgendo altresì famiglie e genitori, è la dimostrazione del cambio di direzione che abbiamo impresso per dare stabilità alla qualità dell’insegnamento a prescindere dalla contingenza politica”.
Prova ne sia che il sistema per la formazione dei dirigenti didattici opera oramai in maniera stabile con il fondo americano e albanese di sviluppo, valutando attraverso una fonte terza la capacità manageriale e il merito dei presidi, creando le basi per ulteriori spazi da migliorare”.



