Il Primo ministro socialista ha dichiarato, nel proprio dialogo interattivo con gli utenti delle piattaforme social, che l’azione governativa per liberare gli spazi pubblici non è un “attacco estivo”, ma rappresenta un processo ordinato che accompagnerà il quarto mandato ministeriale sancito dalle elezioni politiche generali dello scorso 11 maggio

L’onorevole Rama ha pertanto ribadito che il “Rinascimento Urbano 2.0” è un programma “che durerà 4 anni e che rifletterà un processo costante”. Da questo punto di vista, “è in fase di preparazione un nuovo regolamento nazionale per la gestione degli spazi condivisi. Siccome ero nella lista elettiva di Tirana, ho svolto campagna elettorale con molte tappe nella capitale albanese, e ho osservato situazioni e ascoltato persone, come dovrebbe accadere nella quotidianità di chi rappresenta il Popolo, e ho constatato proprio questo soffocamento dello spazio comune. Perciò ho coinvolto l’intero gruppo di deputati delle grandi città per tornare dalla gente e redigere un inventario”.
Il Primo Ministro ha quindi aggiunto che “sono stati individuati oltre 1800 punti nel territorio che devono essere liberati. Certamente non ci troviamo più nelle condizioni di prima, non si tratta di costruzioni abusive ma di costruzioni smontabili nella stragrande maggioranza dei casi, e c’è grande comprensione da parte di coloro che hanno capito che così non si può continuare. Come Governo, stiamo preparando una normativa nazionale che definirà chiaramente i confini e gli spazi di libertà alle unità commerciali affinché possano svolgere serenamente la propria attività nella certezza del diritto amministrativo e senza oltrepassare i confini della comunità”.
Come è stato ribadito dal Presidente del Consiglio, “non possiamo vanificare i progressi continui e straordinari. Proprio pochi giorni fa, uno degli istituti più prestigiosi al mondo per la misurazione dei parametri di governance, con sede a Singapore, ha definito l’Albania come stella nascente nello spazio europeo, assieme a soli altri quattro Paesi, e ciò per merito delle riforme e la trasformazione. L’interesse per l’Albania da parte di turisti, investitori e media internazionali è incomparabilmente più alto di prima”.
Sarà la tecnologia ad aiutare in questa fase nel processo di liberazione degli spazi pubblici. “Come siamo passati dalla fase in cui tutti scavavano fondamenta, versavano malta ed erigevano muri, così passiamo alla fase in cui questi elementi saranno rimossi volontariamente. La tecnologia alla fine ci libererà da questo fenomeno, riducendolo al minimo – ha concluso Rama – Non dimentichiamo che nei Paesi del basso Mediterraneo, questo è un fenomeno che si riscontra senza dubbio anche in Grecia, Turchia e sud Italia, e continueremo a combatterlo”.


