Il Premier, intervenuto da Fier nell’Albania del Sud, ha confermato che prima della fine dell’anno l’Albania siglerà con il Governo degli Emirati Arabi Uniti l’intesa per la capillare applicazione di soluzioni innovative di cybersecurity capillari nel sistema didattico per il controllo in entrata e uscita e durante intervalli e lezioni
Il Premier Edi Rama e il Ministro Ogerta Manastirliu sono intervenuti oggi a Fier per continuare gli incontri consultivi con i genitori sui temi della lotta al bullismo e della restrizione di reti come TikTok. L’onorevole Rama ha ricordato che è stato il suo Governo a collocare gli agenti di sicurezza nelle scuole, presenza che prima non esisteva proprio.
“Abbiamo collocato ufficiali di pubblica sicurezza nei siti scolastici, e grazie a questi abbiamo debellato il fenomeno dello spaccio che entrava negli istituti. Certamente occorre aumentarne il numero, perché fra gli incaricati molti svolgono bene il proprio lavoro, altri invece si impegnano di meno”.
La convinzione del Premier è che la tecnologia debba diventare un’opportunità per risolvere i problemi e non per crearne: “Con l’arrivo del mese di dicembre, e da un anno esatto che ci occupiamo un progetto che faremo entrare definitivamente nella fase operativa, concludendo l’accordo definitivo con il Governo degli Emirati Arabi Uniti per un programma di sicurezza scolastica che rappresenta uno dei successi più belli della tecnologia. Esso si pone infatti come un caso di straordinario successo in quel Paese, tramite la messa sotto controllo e monitoraggio digitale della scuola in ogni aula e corridoio, nonché in entrata e uscita. Ne è derivato un cambiamento completo nelle dinamiche a ogni livello della vita scolastica, con il risultato di una riduzione dei casi di bullismo ai minimi termini”.
In pratica, una forma di responsabilizzazione di docenti, personale scolastico, genitori e naturalmente studenti: “Perché è come se si stesse insegnando davanti a tutto il pubblico. Naturalmente – ha concluso Rama – è un programma che si basa su un protocollo specifico e rigoroso, individuando soggetti responsabili e immagini da focalizzare, ma ciò ha portato a una trasformazione completa delle relazioni e dei comportamenti, debellando le condotte socialmente pericolose come quelle che portano negli istituti oggetti atti a offendere”, ha concluso Rama.
