Il Primo ministro ha annunciato oggi che verrà creata una specifica istituzione tecnica indipendente che aiuterà ogni municipalità a gestire adeguatamente il proprio territorio di competenza
“Procederemo – ha dichiarato l’onorevole Edi Rama – in modo parallelo alla creazione dell’Agenzia nazionale per la Pianificazione e lo sviluppo, che avrà portata territoriale e capacità rappresentatività in ogni contea del nostro Paese. Questo significa che tutti i Comuni avranno maggiori opportunità dal punto di vista delle risorse umane e dell’assistenza amministrativa di cui potranno beneficiare per la pianificazione e lo sviluppo territoriale. Ciò renderà più facile il lavoro per la gran parte dei piccoli Comuni, dove è molto più difficile trovare architetti e ingegneri, e dove i requisiti per i permessi di costruzione e per i progetti non sono elevati”.
Il Capo del governo ha annunciato questa importante innovazione ordinamentale nel corso della riunione che ha svolto questa mattina con gli amministratori locali e con i rappresentanti parlamentari del collegio di Tirana: “Verrà creata una base completamente nuova per l’interazione tra la comunità, gli investitori, gli sviluppatori, gli enti locali e lo Stato. Questo nuovo corso ci offrirà l’opportunità di avere risorse umane sempre più qualificate sul territorio, nonché di decentrare sul territorio l’intero volume di lavoro che oggi si concentra a Tirana quando si tratta di permessi di pianificazione di particolare importanza. Saranno quindi creati dipartimenti di pianificazione urbana che servono i Comuni e fanno parte della rete nazionale delle agenzie”.
A questo provvedimento se ne accompagnerà un altro ugualmente molto atteso: tutti gli edifici abbandonati in Albania, a partire dagli anni ’90, saranno confiscati per interesse pubblico, “poiché presentano anche problemi ambientali e di salute umana – ha precisato il Capo del governo – Chiariremo, una volta per tutte, l’aspetto con cui si sono confrontati molti esponenti della giustizia, quando si tratta di violazioni del permesso di costruzione superiori al 2 per cento dei limiti consentiti. Questa è una percentuale del tutto ragionevole, utilizzata anche in altri Paesi del mondo, perché possono esserci deviazioni di natura tecnica, ma quando la si supera, ciò provoca il sequestro immediato dell’intera costruzione, non solo di una parte”.
Pertanto, “la violazione in fase di costruzione e l’aggiunta di piani, così come la realizzazione di volumi aggiuntivi a scopo di lucro, costituiranno una violazione continua e comporteranno l’immediato trasferimento di quella proprietà nelle mani dello Stato, che proteggerà gli acquirenti laddove ce ne saranno e, d’altra parte, utilizzerà l’intera parte rimanente per l’interesse pubblico, per l’edilizia abitativa e per le persone bisognose”.



