Ranucci: “Se un politico denuncia un giornalista che dice la verità, paghi”

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In questo momento è importante mandare un messaggio all’Associazione Nazionale dei Magistrati che deve cominciare a ragionare in maniera meno correntizia, perché è un vizio politico quello delle correnti”

È quanto afferma Sigfrido Ranucci, conduttore di Report e oggetto di un attentato il 16 ottobre scorso, arrivando all’assemblea generale dell’Anm.

“Il cittadino deve recuperare fiducia nella Magistratura – ha aggiunto -. Io ho grandissimo rispetto e grandissima fiducia nella magistratura come cittadino italiano, nonostante abbia un numero di denunce enorme, 220, e quindi dovrei essere quello più arrabbiato. Basterebbe però approvare la legge sulle liti temerarie, perché quella che c’è adesso non mi sembra funzioni un granché”.

Ranucci ha poi sottolineato come: “Io non voglio che si ritirino le querele nei miei confronti, voglio vincere sul campo, non per assenza di giocatori.

Se un politico denuncia un giornalista, sapendo che quello che il giornalista ha detto è vero, vorrei che paghi – conclude – E paghi anche salato, perché ha scomodato la giustizia, ha ingolfato la giustizia e ha fatto un’evidente intimidazione alla libertà di stampa”.

In merito alla riforma della giustizia, il giornalista RAI ha aggiunto di essere “contrario alla separazione delle carriere perché in tutti i Paesi dove c’è la separazione delle carriere il Pm poi alla fine è sottoposto al potere politico. Noi abbiamo bisogno di poteri divisi, solo così si può far funzionare la macchina democratica”.