Quattro interventi complessi in un’unica seduta con la tecnologia Single-Port. La casistica internazionale conta finora un massimo di due interventi in un giorno. Stessi risultati oncologici, minore invasività per i pazienti (3 su 4 dimessi oggi).
L’Istituto dei tumori di Napoli consolida il proprio ruolo di eccellenza nella sanità internazionale e firma un primato destinato a fare scuola. Nella giornata di martedì 16 dicembre, l’Unità Operativa Complessa di Urologia, diretta da Sisto Perdonà, ha eseguito quattro interventi chirurgici oncologici complessi consecutivi utilizzando la tecnologia robotica Single-Port.
Un risultato senza precedenti per volumi e complessità, che segna un passo decisivo nel futuro della chirurgia mini-invasiva. La casistica internazionale conta, infatti, un massimo di due interventi in un giorno. A differenza della robotica tradizionale, che richiede più accessi chirurgici, la piattaforma Single-Port consente di operare attraverso un unico piccolo foro, riducendo in maniera significativa il trauma per il paziente.
Un primato di tecnica e organizzazione
La portata dell’impresa non si misura soltanto nel numero degli interventi, ma nella capacità di concentrare, in poche ore, una mole di lavoro mai raggiunta prima con questa specifica tecnologia a livello globale. Gli interventi hanno riguardato una ricostruzione vescico uretrale, una prostectomia radicale con preservazione dei nervi e due interventi di resezione del rene con conservazione dell’organo.
Meno invasività, stessi risultati oncologici
Il vero valore dell’innovazione, però, resta l’impatto diretto sulla salute dei pazienti. A sottolinearlo è lo stesso professor Perdonà: «La sfida – dice – non è solo utilizzare la tecnologia più avanzata, ma garantire che l’efficacia oncologica resti invariata. In tutti e quattro gli interventi abbiamo ottenuto gli stessi risultati della chirurgia tradizionale in termini di radicalità, offrendo però i vantaggi della Single-Port».
E vediamoli nello specifico quali sono questi vantaggi: riduzione del dolore post-operatorio, recupero funzionale più rapido, dimissioni anticipate (3 dei 4 pazienti sono stati dimessi stamattina) e un miglior risultato estetico, con una sola cicatrice quasi invisibile al posto dei consueti quattro o cinque accessi chirurgici.
Napoli capitale dell’innovazione sanitaria
Il successo della seduta operatoria del 16 dicembre è il frutto di un lavoro di squadra che coinvolge chirurghi, anestesisti, infermieri e tecnici altamente specializzati, capaci di gestire standard tecnologici che rappresentano la frontiera più avanzata della medicina moderna.



