Reddito di cura: la manovra 2026 darà finalmente sostegno ai caregiver italiani?

0
4

Reddito di cura: una proposta che punta a colmare un vuoto storico

Il Reddito di cura, avanzato dal Movimento 5 Stelle nell’ambito degli emendamenti alla manovra finanziaria 2026, rappresenta una delle iniziative più significative degli ultimi anni nel campo dell’assistenza domiciliare. La proposta, firmata dai senatori Mazzella, Guidolin, Castellone, Pirro e Damante, mira a sostenere economicamente le persone che convivono con un familiare con disabilità gravissima e che se ne prendono cura senza alcuna forma di tutela professionale.

Il contributo mensile, compreso tra 400 e 600 euro, sarebbe erogato direttamente dall’INPS e modulato annualmente dal Ministero del Lavoro insieme al Ministero dell’Economia, sulla base delle risorse disponibili e della platea dei beneficiari.

La misura, che non concorrerebbe alla formazione del reddito né al calcolo dell’ISEE, intende offrire un sostegno concreto a chi spesso rinuncia alla propria attività lavorativa per dedicarsi completamente all’assistenza.

Lo stanziamento previsto è pari a 3 miliardi di euro annui a partire dal 2026, cifra che costituirebbe un limite di spesa per l’INPS, chiamato anche a monitorare e comunicare periodicamente l’andamento della misura ai Ministeri competenti. In caso di approvazione, entro novanta giorni sarebbe necessario un decreto attuativo del Ministero del Lavoro per definire modalità operative, criteri di priorità e documentazione richiesta.

I requisiti sono chiari: il beneficiario deve convivere in modo continuativo con la persona assistita e il nucleo familiare deve possedere un ISEE non superiore a 30mila euro. L’obiettivo è dirigere le risorse verso le famiglie dove il carico assistenziale, economico ed emotivo è più rilevante.