Lo dice al Nuovo Quotidiano di Puglia.it il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della Commissione Politiche Ue, spiegando le ragioni del No al primo quesito referendario, relativo all’abolizione della legge Severino. “È incontestabile l’opportunità di mantenere la legge Severino – continua Dario Stefàno – che ha inteso far convergere anche il nostro Paese su rigorosi standard comuni alle altre principali democrazie.
Ma l’istanza eticizzante di cui è portatrice dovrebbe appartenere, prima ancora che al sistema, alla coscienza individuale del singolo candidato.
Semmai la questione da porsi è quale sia il giusto equilibrio fra l’indubbio sacrificio di un diritto personalissimo, quale quello elettorale, e la salvaguardia di valori morali che guidano la scelta della incandidabilità o della decadenza per ragioni di giustizia punitiva. Il tema è complesso e credo che meriti una riflessione, anche per evitare che il sacrificio elettorale sia poi reso vano all’esito di un giudizio di secondo grado di tipo assolutorio”..



