Sul tavolo un argomento assai complesso. Tutti concordi nel ritenere che le problematiche legate ai fenomeni di devianza giovanile vanno affrontate con un approccio globale, che non può esaurirsi nella sola attività, comunque fondamentale, condotta dalle Forze di polizia.
Dello stesso avviso il questore Giuseppe Ferrari, secondo cui «il tavolo interistituzionale costituito in prefettura ha il merito di aver preso atto della diffusione del fenomeno del disagio giovanile e delle sue conseguenze, e di aver messo le varie amministrazioni nelle condizioni di lavorare insieme per prevenirle ed affrontarle, ognuno per gli aspetti di propria competenza».
Particolare evidenza è stata posta alle risorse del Pnrr indirizzate al mondo della scuola. Per la provincia reggiana si tratta di quasi quattro milioni di euro che saranno destinati a 23 scuole. In tale contesto sarà fondamentale il lavoro del tavolo interistituzionale per gestirle al meglio anche valorizzando le iniziative nate e sviluppatesi contro il disagio giovanile. Una di queste è rappresentata dai laboratori Risen (favoRIre lo Sviluppo consapEvole nei giovaNi), organizzati dall’Unimore che, nell’anno scolastico appena terminato, hanno coinvolto oltre 500 studenti di quattro istituti scolastici.
All’incontro hanno partecipato la vicepresidente della provincia Ilenia Malavasi, l’assessore del comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni, il comandante provinciale della Guardia di finanza Ivan Bixio, il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri Maurizio Pallante, il direttore dell’ufficio scolastico Paolo Bernardi, e Loris Vezzali, professore di psicologia sociale dell’Unimore.



