“Remake” la personale d’arte di Maurizio Tommaso Vitale al MIIT di Torino

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Italia Arte ospita le sue opere dal 7  al 21 maggio

TORINO – Mercoledì 7 maggio, in contemporanea alle personali di Luigia Rinaldi ed Enzo Forgione, al museo MIIT di Torino (corso Cairoli, 4) sarà inaugurata “Remake”, mostra dedicata ai lavori di Maurizio Tommaso Vitale, anche questa inserita come evento nel calendario del “Salone del libro off”.

Orario di visita, fino al 21 maggio: da martedì a venerdì 15.30-19.30; su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche. Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it

Il museo internazionale di Italia Arte con “Remake” (rifacimento, rifare la storia…) ripercorre il lungo cammino dell’artista che spazia con tutta la sua esperienza di vita (viaggiatore da oltre 35 anni, ha visitato i più importanti musei del mondo, adora la Cina…) tra i  grandi temi dell’esistenza e col suo dinamismo esplora il tempo, lo spazio, la natura, il progresso, la società e le sue contraddizioni… Una sorta di rivisitazione del suo percorso artistico, quasi un riassunto essenziale, esistenziale ed estetico del suo sentire, della sua anima e dei suoi pensieri.

Avendo assimilato numerosi e variegati stimoli intellettivi, vi ha aggiunto le sue emozioni ed ha creato moltissime opere, molte vendute, la maggior parte delle quali create a partire da materiali di recupero resi “nobili” dal suo saper assemblare e trasformare, ogni volta suggerendo simbolicamente messaggi inneggianti al corretto vivere ed al rispetto della natura e dell’ambiente.

In sostanza con il suo “remake/recuperare” rivalorizza l’oggetto abbandonato o appartenente ad una già esistente collezione raccontando i momenti della vita e ciò che succede nel mondo ad opera dell’uomo ed anche per il cambiamento climatico che sta pericolosamente provocando.

Tutto questo è ben descritto in  una selezione del pensiero critico dello storico dell’arte Guido Folco: “…tutta l’esperienza della vita vibra nelle opere di Tommaso Vitale, maestro eclettico che nel corso della sua carriera ha sperimentato tecniche, materiali, stili, in una coerenza di linguaggio ed espressione mirabile e affascinante.

Pittura, scultura, fotografia, installazioni rappresentano la sua palestra creativa in cui allenare genialità e personalità, raggiungendo risultati importanti nel mondo dell’arte contemporanea internazionale…”.

Vitale è sempre alla continua ricerca di arricchimenti, conoscenze, esperienze, quasi con l’animo di un bambino curioso che vuole conoscere il mondo; ciò lo ha portato a realizzare opere sui maggiori concetti fondamentali del vivere, con tecniche e materiali i più disparati e con l’effetto  di un grande coinvolgimento degli osservatori.

Tommaso Maurizio Vitale  nasce nel 1964  a Bari, dove oggi vive e lavora. Sin all’infanzia mostra una spiccata predisposizione per il disegno, tecnico e artistico, e già durante l’adolescenza inizia a occuparsi di arte, architettura e fotografia.

Trascorre gran parte della sua giovinezza con Tommaso, nonno paterno, il quale gli trasmette la passione per l’arte e l’architettura. Altra figura sempre presente e fondamentale per la crescita artistica del giovane è nonno Pietro, tipografo amante dell’arte e collezionista. La sua passione per l’arte è sempre stata molto forte anche negli anni di studi all’istituto tecnico; a conferma di questo,  la volontà di seguire nel pomeriggio lezioni di storia dell’arte.

Sposa una insegnante di lingue e adotta una bambina bielorussa, Alexandra. Coltiva l’hobby dell’antiquariato e colleziona opere d’arte.

Intanto, realizza progetti d’arte:  dalla fine degli anni ’90 partecipa attivamente a tantissime mostre, concorsi e fiere, vendendo opere e vincendo numerosi premi in Italia ed all’estero (Zurigo, Basilea, Londra, New York…). Prende poi parte a svariate manifestazioni artistiche, come Premio Arte 2014 – Milano, Romart 2014, Arte Laguna 2015, Concorso Internazionale “I Dauni” 2016 Vieste (FG), Notti Sacre D’arte 2016, Triennale di Roma 2017…

Ha donato sue opere al Santo Padre nel maggio 2017, altre al presidente del Qatar, a pubbliche biblioteche…

Interessanti, curiose ed intriganti le motivazioni che lui stesso attribuisce alle proprie creazioni: ve ne citiamo due. “Pronto Tommy”, opera fatta con materiale di recupero “…percorre la mia vita nel campo delle comunicazioni. Al centro c’è un telefono Armani con un display luminoso verde che mi avvisava dell’arrivo della telefonata ed era stato il primo telefono con la suoneria luminosa in commercio. Telefono molto utile a chi come me è non udente. Naturalmente costava parecchio. Molti cellulari di prima generazione erano costosi, quindi non sono mai stati buttati ma riciclati da me per quest’opera perché mi ricordano gli anni in cui li ho usati…”. Donata al Presidente del Qatar.

Seconda opera: “Good and Evil!”, in acrilico+ceramica+legno del 2001, in cui esprime con varie tonalità di blu la razionalità, col verde la parte positiva del cervello e con il rosso quella negativa ed aggressiva che esiste nella mente umana. Un dualismo del bene e del male che evidenzia efficacemente nel suo simbolismo il disagio dell’uomo nell’affrontare la pandemia, la crisi economica e sociale, la guerra, il razzismo, l’omofobia, la solitudine: “… La parte positiva razionale è la sola che cercherà di affrontare tutte le negatività operando per risolverle…”.

franco cortese

Franco Cortese Notizie in un click