Intervista alla Presidente dell’associazione che riunisce i retinopatici e gli ipovedenti nel capoluogo provinciale astigiano, con attività di rilevanza comunitaria e inclusiva che abbracciano un sempre più vasto perimetro di utenza, attività e territori: “La medicina ha compiuto progressi importanti, ma sul fronte staminale occorre potenziare gli investimenti al servizio delle future generazioni, perché nulla è più traumatico di una cecità sopravvenuta”
Il Piemonte dovrebbe poter disporre di un polo oftalmico e ipo-visivo in ciascun capoluogo provinciale, con l’obiettivo di intensificare gli aspetti di prevenzione e di tempestività delle cure e degli interventi, poiché i fenomeni connessi alla perdita totale o parziale del campo della vista comportano implicazioni sociali e sanitarie meritevoli di essere riconosciute sempre di più come una priorità territoriale e nazionale.
Lo ribadisce la Presidente dell’associazione Apri Asti ODV, Renata Sorba, personalità assai proattiva e propositiva nel campo delle iniziative di tutela e affiancamento nei confronti delle persone colpite da tali patologie, nonché dei rispettivi nuclei familiari.
La dirigente associativa si rivolge in particolare all’istituzione regionale e al rieletto Governatore piemontese Alberto Cirio, nel novero dell’intervista che ha rilasciato al nostro giornale, nelle persone dell’editrice Loredana Buoso, del direttore editoriale Alessandro Zorgniotti e del collaboratore binazionale Luan Velaj.
L’occasione è stata propizia per sottolineare l’importanza di scambi di buone prassi tra Astigiano e realtà diverse di Paesi anche emergenti come è il caso dell’Albania, dove è in continua crescita la sensibilizzazione di istituzioni e cittadini nei confronti di comunità e soggetti colpiti da malattie invalidanti, la cui insorgenza deve coincidere con percorsi di reinserimento, riabilitazione e accompagnamento verso nuove e differenti opportunità di socializzazione, occupazione e – perché no – riscoperta sensoriale e di abilità differenti anche nel confronto con altre comunità e realtà.
Renata Sorba, nata ad Asti il 18 maggio 1963, è stata colpita all’età di 40 anni dalla Sindrome di Usher di tipo 2. Maturità artistica, The First Certificate of Cambridge, attestato di coadiutore terapeutico, aiuto bibliotecaria e attualmente centralinista presso la sede astigiana del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ha vissuto per alcuni anni in Inghilterra, a Londra.
Da maggio 2015 è socia d’Onore del Centro servizio Cani guida Lions di Limbiate, e ha ricevuto nel settembre di quello stesso anno la medaglia di Onorificenza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dal 2003 al 2008, è stata campionessa italiana di tiro con l’arco per non vedenti. Ha scritto e pubblicato una grande varietà di opere, componimenti e due lavori librari.
Per contatti e approfondimenti:
www.apriastiodv.it
asti@ipovedenti.it
TELEFONO: 333 3621074
ORARIO AL PUBBLICO:
lunedì, giovedì ore 15.30 / 19.00 – sabato (su appuntamento): ore 09.30 / 12.00





