Due delle tre ville confiscate sono state assegnate per finalità sociali, infatti, quella di via Roccabernarda è sede di un progetto per neo-maggiorenni, ex ospiti di case famiglie, gestito dalla Regione Lazio – Azienda Pubblica Servizi alla Persona ”Asilo Savoia” mentre quella di Monterosi è stata affidata a quell’amministrazione comunale.
Tra gli altri immobili colpiti dal provvedimento ablatorio anche la villa in uso a Christian Casamonica e tre appartamenti a Roma e provincia.
Il Tribunale di Roma, oltre alle ville indicate, ha confiscato i seguenti beni: la totalità delle quote di 5 società di capitali; la totalità delle quote di due società di persone e una ditta individuale; complessi aziendali tra cui una stazione di servizio con bar tabacchi a San Cesareo (Roma) e un bar tabacchi a Montecompatri (Roma); un contratto di concessione del godimento di un complesso immobiliare, con diritto di acquisto per il cosiddetto ‘rent to buy’; un veicolo e oggetti preziosi per un valore di oltre 30.000 euro; 10 polizze di pegno per un valore di oltre 30.000 euro; disponibilità bancarie per un valore di 65.000 euro presso vari istituti di credito.
Il Tribunale Misure di Prevenzione, sottolineano la procura e la questura di Roma, “ha applicato la misura personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni nei confronti di Giuseppe e Guerrino e di due anni nei confronti di Christian”.



