La scelta della Regione Lazio di non procedere sul previsto aumento dei biglietti e abbonamenti Metrebus, annunciata oggi in commissione Trasporti e Infrastrutte dall’assessore Ghera, è una buona notizia che raccoglie la nostra richiesta di rinviare, anche per quest’anno, il previsto aumento.
I cittadini e i pendolari sono già alle prese con un generale caro prezzi, con gli aumenti dell’energia e con i pesanti effetti dell’inflazione per cui, come avevamo chiesto, era importante evitare questo ulteriore salasso, soprattutto a fronte di un servizio di trasporto pubblico locale ancora assolutamente insufficiente nella Capitale. Resta però la necessità e la richiesta di certezze in questo senso.
Perché non basta dire rinviamo, ma è fondamentale reperire le risorse necessarie a coprire il mancato aumento e a renderlo strutturale, senza che questo comporti la messa in discussione gli investimenti necessari a migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi erogati. In particolare, abbiamo chiesto alla giunta Rocca di scegliere di privilegiare soprattutto i pendolari e le fasce più fragili di utenti, puntando a intervenire su riduzioni di costo sugli abbonamenti.
Anche perché Roma è una delle città pilota della piattaforma MaaS (Mobility as a system), prevista dal PNRR, e per gli abbonati Metrebus dobbiamo lavorare per garantire non solo agevolazioni tariffarie, ma anche un pieno accesso all’intermodalità, in forma agevolata e gratuita, dai parcheggi di scambio allo sharing.
Infine, più in generale, è necessaria una battaglia comune per l’aumento delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti destinate al Lazio e a Roma in particolare. Col boom del turismo, le necessità dei pendolari, l’avvicinarsi del Giubileo e degli altri grandi eventi in assenza di un impegno del governo ad aumentare di almeno 120 milioni il fondo sarà difficile non solo bloccare gli aumenti ma garantire un servizio di traporto pubblico locale all’altezza di una città come Roma, che ogni giorno costringe chi deve spostarsi a insopportabili disagi.
Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva.


