Rondinelli (M5S): “Salario minimo contro disparità salariale”

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La battaglia per porre fine alle discriminazioni che le donne sono ancora costrette a subire in Europa e in tutto il mondo non può che passare dall’approvazione del salario minimo europeo.

Le disparità salariali sono ancora troppo ampie e ingiuste in tutta Europa. In alcuni Paesi, come Lettonia, Estonia, Austria o Germania, una donna percepisce in media uno stipendio del 20% inferiore rispetto a quello di un uomo a parità di impegno lavorativo. In Italia la situazione è migliore, con un divario salariale fermo al 4,2%, ma tanto bisogna fare per rendere reali le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte negli ultimi 50 anni.

La direttiva sul salario minimo, che è in corso di negoziazione in Europa, sarà determinante per alzare i salari e difendere il potere di acquisto di tante lavoratrici, prime vittime dell’attuale funzionamento del mercato del lavoro che crea disparità e alimenta ingiustizie sociali.

Pari opportunità sul posto di lavoro significa pari salario fra uomini e donne”, così Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.