“Mi spiace – ha dichiarato a Lodi, dove stamani è intervenuto a sostegno della candidata sindaco del centrodestra, Sara Casanova – che ci sia qualcuno, soprattutto del Pd, che polemizza. D’Altronde, io non mi rassegno alla guerra prolungata per settimane, mesi e anni e cerco e cercherò di fare di tutto per fermarla questa guerra.
“Per alcuni sarei già partito ieri – ha aggiunto – Non è un viaggio di piacere: si va se serve. Non vado a nome del governo, dò il mio mattoncino”. E anche in un’intervista a La Stampa ha ribadito: “È mio dovere fare di tutto per cercare di dare un contributo per il raggiungimento di una pace giusta, usando l’arma più forte: la diplomazia”. “Ne sarei felice – ha detto poi al quotidiano torinese parlando della possibilità di andare a Kiev -.
Sono in contatto con diversi esponenti ucraini, dopo averne ripetutamente incontrato anche ambasciatore e console”. Qualora il viaggio di concretizzasse, ha concluso Salvini, “farò tutti i passaggi necessari e ne parlerò prima di tutto con il presidente Mario Draghi. Ovviamente mi confronterò anche con i vertici della Lega”.


